Clarich dice no al secondo mandato «Serve un senese».
Silvia Ognibene
Il presidente della Fondazione Monte dei Paschi, Marcello Clarich, ha ufficializzato ieri davanti alla Deputazione generale la sua decisione, già annunciata, di non rendersi disponibile per un secondo mandato alla guida di Palazzo Sansedoni, «ribadendo la propria convinzione che la Fondazione abbia bisogno di una figura, di indiscussa professionalità e indipendenza, più legata al contesto locale per proseguire nel rilancio dell’ente». Un candidato più «senese», come il territorio aveva chiesto anche in occasione del rinnovo dei vertici della banca, per disegnare una Fondazione che dovrà essere totalmente rinnovata, con un’identità e un ruolo nuovi dopo che gli scandali e le traversie finanziarie hanno irreversibilmente reciso il filo che la legava a Rocca Salimbeni. Ieri la Fondazione ha ufficialmente avviato il processo che porterà all’elezione del nuovo presidente e dei nuovi membri della Deputazione amministratrice che subentreranno agli organi in scadenza il prossimo maggio: lo statuto dell’Ente prevede che l’elezione debba avvenire entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio che dovrebbe avvenire nella seduta del prossimo 20 aprile. Nel frattempo, a partire dal 20 febbraio, si svolgeranno quattro incontri fra i componenti della Deputazione generale, gli enti nominanti (Regione Toscana, Provincia e Comune di Siena, Università, Arcidiocesi, Consulta del volontariato, Camera di commercio) e i diversi stakeholders territoriali della Fondazione: un percorso di «ascolto del territorio» che ha l’obiettivo di raccogliere indicazioni e suggerimenti sui profili ritenuti più adatti per i ricoprire ruoli di vertice in Banchi di Sotto.