Siena: la morte di Fabbrini
Aldo Tani
siena Le città dopo di lui non sono state più le stesse. Fazio Fabbrini, scomparso ieri a 92 anni, è stato il primo sindaco in Europa a chiudere il centro storico al traffico. La rivoluzione, datata 5 luglio 1965 (poi diventata effettiva sei giorni dopo), fu dettata dalla convinzione che strade senza auto potessero elevare anche la qualità della vita. Un terzo dell’area interna alle mura fu interdetto ai veicoli 24 ore su 24, lasciando le poche eccezioni in vigore ancora oggi. Siena, che visse quella decisione non senza contrasti, ne trasse giovamento, ma chiuse presto quella stagione politica. Fabbrini, nato ad Abbadia San Salvatore (Siena) il 5 febbraio 1926, era stato eletto a gennaio 1965, sostenuto dal Pci. Nel luglio dell’anno successivo, per dissidi interni, dovuti anche alla sua scelta pionieristica, lo portarono alle dimissioni. Ma parlò di quell’ordinanza sempre con fierezza: «La chiusura del centro cittadino al traffico è la cosa più giusta che ho fatto. La storia mi darà ragione». Non si era sbagliato. Della storia però Fabbrini faceva già parte. Col nome di «Fiaccola», combatté da partigiano a Monticchiello nell’aprile 1944. L’antifascismo e il sostegno alla causa comunista, sulle orme del padre Alessandro, lo avevano contraddistinto fin da giovane. Dopo la guerra, arrivato a Siena, fu nominato segretario della sezione locale del movimento giovanile del Pci. La scalata senese fu breve e, lasciata la poltrona di sindaco, nel 1968 fu eletto al Senato. Nel 1970 passò al Parlamento europeo e sei anni dopo, abbandonata la politica, entrò nella Deputazione amministratrice del Monte dei Paschi. Nei primi anni Ottanta, rimase a vivere a Siena gli anni della pensione. La città nel 2016 gli ha tributato la Medaglia di civica riconoscenza. Se il sindaco Luigi De Mossi ha espresso le sue condoglianze in forma privata, l’ex vicesindaco, Fulvio Mancuso, ha scritto su Facebook: «Riposa in pace, ti ho voluto bene, ti ho ammirato e ti sono grato per quelle lettere che mi scrivesti quando ero in Comune, tu tra i pionieri e visionari nel mondo anche sulla mobilità sostenibile». «Con lui se ne va forse l’ultimo esponente di una straordinaria generazione di amministratori e politici senesi che hanno plasmato la cosa pubblica e la sinistra locale», ha detto Susanna Cenni, deputata Pd. La salma sarà tumulata oggi nella tomba di famiglia ad Abbadia.
Fonte: COrriere Fiorentino, https://corrierefiorentino.corriere.it/