Giulio Gori
«Dall’inizio della pandemia, in Italia siamo arrivati a 30 mila morti evitabili causate da altre patologie non trattate in modo adeguato. La curva dei decessi per Covid, grazie alle vaccinazioni, andrà in decrescita; così le morti evitabili diventeranno più di quelle per Covid». A dirlo, ieri, agli Stati generali della Salute, è stato Flavio Civitelli, segretario toscano di Anaao, il principale sindacato dei medici ospedalieri. Un’affermazione su cui FdI ha subito annunciato un’interrogazione alla giunta regionale. Ma per l’Ordine dei medici di Firenze e per i sindacati, il caso toscano va ben oltre: e vengono evocati «l’interruzione dei servizi», «la chiusura di attività», «il default del sistema». A causa di un’unicità toscana, il blocco delle assunzioni in sanità dovuto a un buco di bilancio di oltre 400 milioni di euro.
Il j’accuse dei medici«Comprendiamo i problemi di gestione economica da parte della Regione Toscana, che sono poi gli stessi di tutte le regioni. Secondo le informazioni che ci arrivano a livello nazionale, la Toscana sembrerebbe tuttavia l’unica a bloccare le nuove assunzioni — dichiara Piero Dattolo, presidente dell’Ordine dei medici di Firenze — Si rincorrono voci di tagli nel sistema sanitario regionale. La sola idea di utilizzare la forbice in un momento simile, dopo quasi due anni di criticità e sacrifici assoluti è scioccante. Sarebbe il de profundis, un paradosso. Confidiamo in una smentita al più presto».
Le sospensioniIeri, l’assessore alla Salute, Simone Bezzini, in commissione sanità del Consiglio regionale, ha parlato di 5 mila operatori sanitari non vaccinati in tutta la Toscana, di cui meno della metà nella sanità pubblica. Una volta sospesi, per rientrare in servizio, dovranno fare anche la seconda dose. Fp Cgil, commentando la sospensione delle prime 10 ostetriche non vaccinate dell’Asl Centro, sfida la Regione e l’azienda sanitaria: «Nonostante questa già critica situazione la Regione ha deciso di respingere la richiesta di rinnovo dei 25 contratti internali — recita una nota — A fronte del turn over non sostituito, delle sospensioni del personale non vaccinato, se la Regione dovesse continuare a perseguire la strada di questo ingiustificato e ottuso blocco delle assunzioni, dovrà anche assumersi la responsabilità di indicare quali punti nascita aziendali intenda chiudere». Durissimo anche il sindacato degli infermieri Nursind: «Siamo a un passo dalla chiusura dei servizi negli ospedali, a causa della mancanza del personale — dice il coordinatore regionale Giampaolo Giannoni — La Regione non comprende la gravità della situazione, è necessario sbloccare le assunzioni a tempo indeterminato».
«Sistema in default»«La Toscana è l’unica Regione italiana che abbia messo in atto il blocco delle assunzioni per problemi di bilancio della sanità», conferma Flavio Civitello. Per Anaao, la mancata sostituzione dei sanitari non vaccinati, si inserisce in un crisi di più lungo periodo: «Quando in un reparto i sanitari sono carenti, gli altri hanno carichi di lavoro eccessivi. E scappano altrove. Negli ultimi 2, 3 anni, al pronto soccorso di Arezzo hanno lasciato 12 medici, in quello di Prato 15 — dice — Se aggiungiamo la mancata sostituzione dei sospesi, il contesto è esplosivo. E se altre regioni assumono mentre la Toscana no, perdiamo anche in prospettiva i pochi professionisti disponibili». Civitelli conclude: «Servono scelte forti: non solo assumere, ma anche chiudere attività sotto utilizzate nei piccoli ospedali, per spostare i professionisti nei grandi. Se non si interviene il sistema sanitario toscano entro pochi mesi andrà in default, non sarà più in grado di erogare molti servizi essenziali».
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