ROMA — Il partito Forza Italia di Silvio Berlusconi è stato scosso da una serie di defezioni a favore di una nuova forza politica di centrodestra.
Il nuovo gruppo, Coraggio Italia — lanciato dal sindaco indipendente di Venezia, Luigi Brugnaro, e dal governatore di centrodestra della Liguria, Giovanni Toti — ha detto giovedì di puntare “a dare voce ai liberali e ai moderati non sufficientemente rappresentati nella centrodestra».
Coraggio Italia ha già 24 parlamentari e sette senatori, di cui 12 del partito di Berlusconi, quattro del Movimento 5 Stelle e uno della Lega di estrema destra. Dei 945 parlamentari italiani, poco meno di 250 hanno cambiato partito in questa legislatura.
Brugnaro, che gestisce un impero commerciale di risorse umane con un fatturato di centinaia di milioni di euro ed è proprietario di una famosa squadra di basket, è stato paragonato a un Berlusconi veneziano nei media locali.
Brutta notizia per l’84enne Berlusconi, entrato e uscito dall’ospedale negli ultimi mesi e che lo scorso autunno ha subito una grave infezione da coronavirus.
Il sostegno a Forza Italia è dimezzato dal 14% nelle elezioni del 2018 a circa il 7% secondo recenti sondaggi, con la salute di Berlusconi una delle principali preoccupazioni per quello che è essenzialmente un partito basato sulla personalità.
Brugnaro ha detto giovedì in una conferenza stampa in parlamento che ha augurato “tutto il meglio a Forza Italia e agli altri partiti di centrodestra”, ma che era ora che un nuovo movimento prendesse il sopravvento.
“Grazie a Berlusconi è stato coraggioso, ma ora dobbiamo guardare avanti, siamo in un’altra epoca”, ha detto Brugnaro. “Non siamo contro nessuno, ringraziamo, ma dobbiamo guardare al futuro, abbiamo bisogno dei giovani”.
Il gruppo continuerà a sostenere il governo di unità nazionale, ha affermato il suo leader in parlamento, Marco Marin. “Questo è un governo dei migliori e merita di andare avanti. Siamo qui per aiutare [il premier Mario] Draghi, che è la persona più capace”.
Nicola Lupo, direttore del Centro Studi Parlamentari dell’Università Luiss di Roma, ha dichiarato: “Negli ultimi 10 anni si sono intensificati i tentativi di allestire una struttura simile a Forza Italia per un’era post-berlusconiana. Questa mossa sembra ora un buon tempismo, con le condizioni di salute di Berlusconi e un’enorme maggioranza di governo, che offre ai parlamentari più flessibilità per cambiare partito”.
“L’Italia sta remando verso una destinazione sconosciuta poiché Draghi ha già determinato grandi cambiamenti nel sistema politico, e altri probabilmente ne accadranno in vista delle elezioni presidenziali del 2022. Se ci saranno cambiamenti al governo dopo, un gruppo di 25 parlamentari potrebbe essere decisivo nella formazione di un altro governo, mentre 12 mesi fa avrebbe avuto scarso impatto”.