Un paio di punture al braccio – e tutto sarà finito. Dopo le dichiarazioni di Moderna in questi ultimi giorni e di Pfizer la scorsa settimana, a cui va aggiunto il successo potenziale di AstraZeneca, potremo avere presto tre vaccini contro il Covid-19 (e forse di più, se aggiungiamo i candidati provenienti da Russia e Cina). Eppure, alcune persone si stanno già preoccupando dei potenziali effetti collaterali che possono derivarne. Che non riguardano una leggera febbre o qualche dolore muscolare. Sono qualcosa di molto, molto più malvagio. Profitti.

Mentre la maggior parte di noi, almeno nell’ultima settimana, si è rasserenata riguardo all’epidemia, Jeremy Corbin pare preoccupato – una volta che il vaccino sia approvato e il virus eliminato – che una grande azienda possa trarne profitto. “Un vaccino non dovrebbe diventare un bene privatizzato, per un profitto aziendale”, ha twittato nel fine settimana. “Dovrebbe essere un bene pubblico, globale, condiviso con il mondo”. Questa visione è ampiamente apprezzata a sinistra. Gli opinionisti stanno mettendo sotto inchiesta le multinazionali del farmaco, e senza dubbio qualcuno proporrà che tali aziende divengano proprietà di Stato. Le nazioni più povere potrebbero essere escluse e il crudele Big Pharma si arricchirà, ingiustamente. Ma… un attimo… è proprio così? Qualcuno si sta davvero preoccupando che le aziende farmaceutiche guadagnino dalla vendita di un vaccino?

Le persone che hanno svolto un lavoro e si sono presi dei rischi per realizzarlo hanno il diritto di guadagnarsi da vivere – e si meritano qualcosa di più dei colpi bassi di chi non fa nulla per risolvere la crisi

Matthew Lynn

Intanto: tali aziende stanno investendo somme enormi per ideare un vaccino in tempi record. I test sono costosi, così come le autorizzazioni. Produrre un vaccino, poi, ha un prezzo. Non si capisce perché un’azienda non dovrebbe guadagnare dai suoi investimenti. Ovviamente, il vaccino per il Covid-19 avrà un prezzo contenuto rispetto alla quantità di bene che potrà fare (dopo tutto, tutto sommato, vale la pena salvare il mondo

Il vaccino Pfizer dovrebbe costare intorno alle 15 sterline a dose, Moderna, più caro, costerà pressappoco 30 sterline. Analizziamo questi numeri. Vaccinare l’intero Regno Unito, al prezzo più alto, costerà due miliardi di sterline (escluse le infrastrutture necessarie per varare un programma di vaccinazione nazionale). Rishi Sunak spende più o meno gli stessi soldi in programmi di sostegno alle imprese ogni due giorni. Pare un affare. Semmai, il vaccino costa troppo poco. Per quanto riguarda i paesi più poveri, prendiamo il Sud Africa, con una vasta epidemia di Covid-19, una vaccinazione completa costerebbe 1,7 miliardi di sterline. Ancora una volta, non è difficile credere che i paesi più ricchi non rifiuterebbero una sovvenzione di questo tipo.

In realtà, la sinistra sta dimostrando ancora una volta quanto sia ridicola e fuori dal mondo. La gran parte di noi sarà grata di avere un vaccino: alcuni cesseranno di morire, altri di ammalarsi, tutti torneremo alla normalità. Profitti? Certo. Le persone che hanno svolto un lavoro e si sono presi dei rischi per realizzarlo hanno il diritto di guadagnarsi da vivere – e si meritano qualcosa di più dei colpi bassi di chi non fa nulla per risolvere la crisi.

Matthew Lynn

*Questo articolo è pubblico su “The Spectator” come “There’s nothing wrong with profiting from a vaccine”

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