Dalla Val d’Orcia alla Val di Chiana Dentro paesaggi da film

con Roberta Scorranese

C’è una dolcezza luminosa che inonda i borghi toscani nell’ottobre della frutta matura e del sole autunnale. Così il viaggio del Corriere in Val d’Orcia e Val di Chiana dal 3 al 7 ottobre vuol essere un omaggio alla Toscana dei pittori, dei registi, dei poeti.

La bellezza di Arezzo, per cominciare. Con le tracce di Piero della Francesca e di Giorgio Vasari e con gli interventi di scrittori e storici dell’arte. Ma la vera ricchezza di questo viaggio sta nella scoperta dei numerosi borghi. Come Monte San Savino, con la sua cinquecentesca Loggia dei Mercanti. O Gargonza, dove pernotteremo negli appartamenti del borgo, restaurato per volontà del conte Roberto Guicciardini Corsi Salviati.

Conoscete Lucignano? Si avvolge su se stessa intorno a un complesso impianto medioevale. Qui Mario Monicelli ha girato Le due vite di Mattia Pascal, con Marcello Mastroianni. Se a Castiglion Fiorentino visiteremo la Collegiata di San Giuliano che custodisce importanti tavole di artisti senesi e la Pinacoteca, a Cortona scopriremo un piccolo gioiello, il Museo Diocesano, con opere di Pietro Lorenzetti, Beato Angelico e Luca Signorelli. Una sorpresa musicale per gli ospiti del Viaggio del Corriere farà da sigillo a giornate di arte, natura ma anche di gusto: ceci al caciucco e buccellato toscano tanto per cominciare.

Sì scivola in Val d’Orcia. San Quirico d’Orcia, per esempio: la scopriremo con una passeggiata nel centro storico e negli Horti Leonini, esempio ben conservato di un classico giardino all’italiana del XVI secolo. Con noi storici e scrittori, ma anche artisti del luogo. Poi attraverseremo i vigneti per arrivare in un luogo non a tutti noto, l’Abbazia benedettina di Sant’Antimo, una delle testimonianze architettoniche più rilevanti dell’epoca romanica, nella valle del torrente Starcia.

Bagno Vignoni, con la sua piazza fatta di una grande vasca di acqua solforosa, ci ricorda che questo angolo di Toscana ha fatto da scenario a numerosi film. Qui Andrej Tarkovskij ha ambientato Nostalghia. Poi si va a Monticchiello, cinto da mura, con torri e un cassero del XIII secolo; tra viuzze strette e case in pietra, si possono cogliere scorci improvvisi sul panorama. Un po’ come la strada che porta a Trequanda, tra boschi e colline. Alla fine ecco il borgo, che si arrocca intorno a un castello del XIII secolo. Poi, dopo Petronio — paese medievale arrampicato su di un colle che si avvolge a spirale attorno ad un’unica strada —, ecco la bellezza di Pienza, uno dei rari esempi di «città ideale» messi in pratica. Tappa a Montepulciano, patria del Vino Nobile uno dei più pregiati rossi italiani Docg: degustazione nella Cantina del Redi, a Palazzo Ricci. Conclusione con la visita della chiesa di san Biagio, opera di Antonio da Sangallo il Vecchio. E che l’autunno sia dolce.

 

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