La Giunta del Comune di Siena critica la passata amministrazione per il basso livello di raccolta differenziata raggiunto (appena il 41%), ma al tempo stesso rifiuta qualsiasi politica in favore dell’ambiente: vota, ad esempio, contro la mozione di Per Siena per l’abolizione delle bottiglie e della plastica monouso. Ed ecco l’ecologia ad uso politico, usata a intermittenza e ipocritamente. Questo atteggiamento schizofrenico ha stupito tutti i senesi: i Comuni stanno diventando “plastic free”, anche per non trovarsi impreparati quando la plastica dovrà scomparire, nel 2021, per decisione dell’Unione Europea. Cercando di tamponare al clamoroso errore, l’assessore Buzzichelli denuncia le magagne di chi li ha preceduti, sul tema dei rifiuti, mentre’ allo stesso tempo, il sindaco esalta il comportamento del Valentini per aver iniziato la trattativa della donazione delle opere d’arte. Dimenticandosi che diversa era la lista delle opere e diverso sarebbe stato l’allestimento, ma che importa si prende quello che fa comodo. Ma le parole non bastano per rifarsi una “verginità” ecologica. I fatti dicono che De Mossi e la sua Maggioranza non pensano a educare le nuove generazioni partendo dal divieto della plastica nelle mense scolastiche, non pensano ai problemi del nostro pianeta. Dimostrando nei fatti di essere indietro rispetto alla stessa società che vorrebbero amministrare. Indietro ad alcune contrade, indietro all’Università che in questi settori ha esperienze di livello internazionale, indietro alla pratica di alcune scuole del territorio. Perché dire di no a un provvedimento così ovvio e, tra l’altro, di grande consenso? Le motivazioni pronunciante in Consiglio comunale sono state così puerili, che ormai le dichiarazioni di un paio di consiglieri contrari dello stesso movimento di De Mossi (Voltiamo Pagina), fanno parte del repertorio comico che gira con successo sui social. In compenso, il sindaco De Mossi e l’ex sindaco Valentini discutono ogni giorno scambiandosi colpe, pretendono ognuno di intestarsi i meriti là dove ci sono, ammesso che ci siano. Fanno avanspettacolo come consumati attori, cercando di coprire il vuoto di progettazione e di oscurare le continue proposte di contenuto amministrativo che provengono dal movimento Per Siena. Se non litigassero tra loro sarebbero costretti ad un confronto di merito che guarda al futuro di Siena. Viceversa il teatrino di cui sono protagonisti li vede funzionali l’uno all’altro, perché così Valentini recupera un ruolo politico, mentre De Mossi usa la discussione per mascherare i tanti vuoti della sua azione amministrativa. Ma anche le coppie più consumate di caratteristi, alla fine, vengono a noia.
Movimento Per Siena