Salvini. «Ho chiesto al sindaco di far lavorare chi merita, anche nelle banca. Ci vorrà del tempo, ma noi cercherò di risarcire i risparmiatori che sono stati truffati». Cazzata!

La prima volta di Salvini, con polemiche. Il sindaco: resto il legale dei contradaioli

Il ministro: De Mossi? È la mia vittoria. Valentini: uso politico della Festa

Aldo Tani

 

Siena Una prima volta storica per Siena e per il Palio. Al Comune un sindaco di centrodestra, Luigi De Mossi, e alle trifore di Palazzo Pubblico, Matteo Salvini, ministro dell’Interno e leader della Lega (mentre l’ex ministro Luca Lotti del Pd è in piazza del Campo, ospite della Contrada del Nicchio). «Avevo promesso al sindaco che se avesse vinto sarei venuto a vedere il Palio, che non ho mai visto dal vivo», dice Salvini, definendo poi la conquista di Siena da parte del centrodestra «la mia vittoria».

È la terza visita in meno di un mese del leader della Lega in città — «De Mossi ha il mio numero, ma come ministro sono a servizio di tutti gli 8 mila sindaci di questo Paese» — ma questa volta, nonostante i selfie e l’abbraccio della gente che ha preceduto il suo ingresso in Palazzo comunale, il suo arrivo ha fatto rumore. L’ex sindaco Pd Bruno Valentini ha lanciato accuse sull’uso del Palio come «vetrina politica», vista la concomitanza della conferenza di Salvini con uno dei momenti più importanti della Festa, il corteo storico: «Io non lo avrei permesso», dice l’ex primo cittadino. Un’accusa che in mattinata aveva già trovato la replica di De Mossi: «A lui rispondo solo che la campagna elettorale è finita», aggiungendo poi: «Io ho confermato tutti gli inviti che aveva fatto il mio predecessore. Se poi qualcuno ha deciso di non venire non posso sapere perché. Certo ho invitato esponenti del Governo perché io devo avere rapporti con chi governa, in Italia e in Europa, mi fa comodo per la città e per la provincia: penso al turismo e all’agricoltura».

Il nuovo sindaco ha parlato anche dei fronteggiamenti tra Contrade rivali, annunciando che continuerà a seguire in qualità di avvocato il procedimento ai danni dei contradaioli del Nicchio per i cazzotti dell’agosto 2015 (mentre lascerà tutti gli altri incarichi da legale per evitare conflitti d’interesse): «Ovviamente difendo i fronteggiamenti che avvengono senza strumenti atti ad offendere, con il coinvolgimento delle forze dell’ordine o con la presenza di contradaioli a terra». Una digressione De Mossi l’ha fatta anche sulla sua Contrada, il Nicchio. In caso di vittoria, attesa da 20 anni, il sindaco non ha svelato se parteciperà alla cena nel rione dei Pispini o quella organizzata da Mps in Rocca Salimbeni: «Non lo so, lasciatemi pensare. In fondo al cuore un po’ di azzurro c’è sempre».

Di Mps ha parlato anche Salvini. «Ho chiesto al sindaco di far lavorare chi merita, anche nelle banca — ha affermato il ministro — Ci vorrà del tempo, ma noi cercherò di risarcire i risparmiatori che sono stati truffati».

Oggi Salvini visiterà la tenuta agricola di Suvignano, tra Monteroni d’Arbia e Murlo: uno dei più grandi beni confiscati alla mafia. «La lotta alla mafia viene prima di quella alle Ong», ha detto ieri il ministro, riservando poi una battuta anche a Enrico Rossi, che lo ha attaccato più svolte sulla gestione dell’immigrazione e non solo. «In Toscana c’è un governatore che è un po’ nervoso», ha detto Salvini, che poi sulla presenza di tanti esponenti del centrodestra al Palio, come la leder di FdI Giorgia Meloni o il ministro Gian Marco Centinaio, ha scherzato: «Gli assenti hanno sempre torto». Replica di Rossi: «Dal Palio il ministro colga almeno una lezione: i rovesci e le fortune sono sempre alterne e alcune curve possono essere molto pericolose».

 

Fonte: Corriere Fiorentino: https://corrierefiorentino.corriere.it/