La Galleria Nazionale dell’Umbria accoglie temporaneamente nelle sue sale una scultura lignea raffigurante la Madonna con il Bambino in grembo, proveniente dalla chiesa di San Michele Arcangelo di Savelli di Norcia.
L’opera appartiene ad una particolare tipologia iconografica, che ha incontrato una notevole diffusione tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento in un’area geografica ben definita, compresa tra l’Umbria, le Marche, il Lazio e l’Abruzzo. Un territorio di frontiera, accomunato in passato da condizioni di vita aspre e faticose, e unito oggi, di nuovo, nell’impegno a reagire alle difficoltà poste dal terremoto.
La preziosa scultura è stata recuperata grazie al generoso impegno del FAI Umbria, che ha promosso una raccolta fondi per finanziarne il restauro, coinvolgendo gli associati e i cittadini nell’organizzazione di eventi di sostegno. Un’iniziativa capillare che ha visto protagonista tutto il territorio, in una sinergia di forze che è essa stessa simbolo di rinascita.
L’attento restauro, eseguito da Giovanni Manuali, ha restituito splendore alla doratura che ricopre interamente il manto della Vergine, ha portato ad individuare l’uso di pigmenti preziosi come lo smaltino, e ha consentito di riscoprire il fine ornato del cuscino rivestito in lamina d’argento, su cui poggia la figura del Bambino.
Esposta nella sala 18 della Galleria Nazionale dell’Umbria, insieme a sculture coeve eseguite con la stessa tecnica, la Madonna di Savelli “dialogherà” con le opere della collezione permanente, inaugurando un ciclo di iniziative analoghe che interesseranno in futuro il museo.
08.02.2018