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930 e la Biotech
Il candidato sindaco ha incontrato una delegazione di lavoratoriSIENA. Incontrando una rappresentanza dei dipendenti di Siena Biotech, mi sono impegnato a fare il possibile per sostenere il rilancio del centro di ricerca e per non dilapidare il patrimonio di risorse umane e di investimenti economici rappresentato dalla società della Fondazione Monte dei Paschi. Siena Biotech ha ancora un futuro se verrà integrata con la Fondazione Toscana Life Sciences e con il Distretto regionale delle scienze della Vita. Se sarò eletto, chiederò un confronto con la Regione Toscana per coinvolgere nel progetto le istituzioni del territorio, dato che lo sforzo economico in un campo così fondamentale come la ricerca farmacologica sulle malattie orfane, cioè senza cura, è meritorio e necessario, ma non può essere sostenuto solo dalla città di Siena, specialmente in un momento come questo. Crediamo che non sia il momento giusto, data la crisi che la città sta vivendo, limitarsi ad un dibattito sugli errori del passato. Ci sarà tempo e modo per approfondire le dinamiche che hanno procurato la crisi di Siena Biotech, adesso dobbiamo pensare a salvaguardare questa società che rappresenta un vero e proprio patrimonio per la città. Dopo più di 10 anni di attività e circa 130 milioni di investimenti della città, oggi Siena Biotech raggruppa circa 80 ricercatori altamente specializzati, ha laboratori all’avanguardia e sta procedendo nel suo programma di ricerca avendo portato nelle fasi cliniche alcune molecole che potranno diventare farmaci per malattie oggi incurabili, ricevendo in un caso dalla Food and Drug Admnistration (FDA) e dalla European Medicines Agency (EMA) importanti riconoscimenti. Durante questi anni, i ricercatori di Siena Biotech si sono dedicati e si dedicano tuttora con passione, competenza e professionalità a questo scopo e fra pochi anni raccoglieranno i primi risultati. Crediamo che non si debba buttare via questo capitale proprio ora, vanificando gli sforzi compiuti da questo territorio indirizzati alla ricerca nel settore delle Scienze della Vita. Il valore delle piattaforme tecnologiche e della qualità della ricerca condotta nei laboratori di Siena Biotech sono riconosciuti anche a livello internazionale, grazie alle collaborazioni con importanti istituti di ricerca italiani e stranieri e con prestigiose multinazionali farmaceutiche, mentre i finanziamenti di progetti Europei, Nazionali e Regionali hanno visto, e vedono, Siena Biotech capofila di consorzi formati da centri di ricerca e università di fama mondiale. Dobbiamo valorizzare questo patrimonio che è stato creato, sostenendo il piano di rilancio che è stato avviato e che corregge il tiro rispetto ad eventuali errori del passato. Dobbiamo trovare nuovi partner industriali che possano garantire un futuro a Siena Biotech, e restituire alla città una parte importante del proprio capitale contribuendo alla realizzazione di uno sviluppo economico basato su ricerca e innovazione nel settore delle Scienze della Vita. Oggi la Regione Toscana rappresenta un primo interlocutore sensibile che potrebbe individuare in Siena Biotech un’opportunità per la realizzazione di un centro di eccellenza dedicato alla ricerca e cura delle malattie orfane, solllevando la società dall’insopportabile peso dell’indebitamento affrontato per realizzare il nuovo stabilimento, che è comunque all’avanguardia. Insieme alla Regione Toscana, inoltre, cercheremo, una volta superata la fase critica, nuove risorse anche nella sfera privata così da ristrutturare il progetto industriale rendendolo sostenibile e avvicinandolo all’idea iniziale di produrre reddito. Una sfida difficile ma che non mi spaventa e che sono pronto a portare avanti al fianco dei lavoratori di Siena Biotech, anzi mi auguro che già nei prossimi giorni arrivino dalla Regione segnali positivi. Bruno Valentini |