Non sono in manovra, ora è ufficiale, il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni (con quota 100). Come scrive Aldo Fontanarosa, i due obiettivi simbolo della maggioranza saranno introdotti soltanto nel 2019, con degli appositi disegni di legge collegati.
Dello spread e dell’allarme di Visco sul risparmio ci parla Roberto Petrini, rivelando che secondo il governatore di Bankitalia “le tensioni sul debito possono provocare gravi conseguenze sulle famiglie”.
Le élite, intanto, si risvegliano: Roberto Mania racconta come imprenditori, banchieri e finanzieri abbiano ritrovato la parola, convinti che con questa manovra del governo gialloverde stiamo marciando verso il baratro.
Valentina Conte ci parla della corsa del lavoro precario, tra contratti a termine a +13% e stabili a -1,2%. I dati Istat confermano dunque, dopo la crescita zero, anche quella di un’occupazione sempre meno stabile.
La rassegna si conclude con il pezzo di Emanuele Lauria sulle grandi opere e il dietrofront 5S sul Muos. E mentre Trenta difende il mega radar Usa di Niscemi osteggiato per anni da big e attivisti, sul vicepremier Di Maio che promette novità il pressing si fa sempre più forte.