Laura Eduati, l’Huffington Post
Pell annuncia la scoperta in un articolo esclusivo per il primo numero della rivista britannica Catholic Herald: “Di fatto abbiamo scoperto che la situazione è più rosea di quanto sembrasse, poiché centinaia di milioni di euro si trovavano in particolari sezioni della contabilità e non apparivano chiaramente nel bilancio”, scrive il cardinale che comunque non accenna al fatto che questa enorme quantità di denaro sia stata occultata per malaffare.
Pell è stato nominato prefetto della Segreteria per l’Economia lo scorso febbraio, con l’incarico di fare ordine e pulizia nei conti vaticani. Nell’articolo che uscirà integralmente venerdì 5 dicembre, usa toni ottimisti: “È importante sottolineare che il Vaticano non è in bancarotta”. E parla dello sforzo di fare luce nelle parti più oscure delle finanze vaticane che, fino a non molto tempo fa, non erano sottoposte a controllo alcuno e potevano tranquillamente evitare “i moderni standard di contabilità”. Questo però, assicura Pell, non accadrà in futuro: per esplicito volere di papa Francesco i conti della Chiesa saranno trasparenti come fossero i bilanci di una amministrazione statale contemporanea.
Il lavoro del cardinale Pell è limitato “alla santa Sede, allo Stato del Vaticano e ai 200 enti religiosi che dipendono direttamente dal Vaticano. Ma ci sono già cardinali e vescovi che hanno chiesto esplicitamente se possono adottare le nuove procedure finanziarie e le stesse modalità di tenere il bilancio, introdotti lo scorso novembre per il Vaticano. Anche questo è un lavoro per il futuro”.