Comunicato stampa del 5 dicembre 2020
Scuola e virus: quale riapertura?
Tutti i dubbi in vista del rientro in presenza del 7 gennaio. Ma cosa fa il Comune?
SIENA – Il rientro in presenza per gli studenti delle scuole superiori è previsto dal 7 gennaio, ma solo al 75%. Questo prevede l’ultimo Dpcm, mettendo in evidenza vecchie e nuove criticità, che il Comune di Siena è chiamato a risolvere. Intanto, quale sicurezza dare agli studenti, ai docenti, al personale scolastico? Abbiamo già segnalato con sufficiente anticipo l’opportunità di organizzare un tracciamento attraverso test rapidi, per favorire un sereno e regolare svolgimento delle attività didattiche. Restano aperti, poi, i problemi aperti all’inizio dell’anno scolastico: al reclutamento dei docenti e alla mancanza di spazi, si sono sommati il sovraffollamento dei mezzi pubblici e la mancanza di protocolli uniformi delle Asl. Preoccupa, in questo senso, la recente dichiarazione del presidente di Tiemme, che denuncia l’insufficienza di mezzi per garantire il trasporto degli studenti con soglia massima a bordo del 50%.
In tali difficoltà emerge, chiaro, il messaggio del Governo insito nel decreto, improntato alla flessibilità in termini di organizzazione delle attività didattiche locali. Siccome la “modulazione territoriale” resta compito delle singole Amministrazioni comunali, è legittimo attendersi in tempi brevi chiari protocolli di sicurezza e di gestione della didattica in presenza. L’obiettivo è garantire il 100% della didattica digitale, integrata dal 75% di popolazione studentesca in presenza. È necessario un tavolo di coordinamento presieduto dal Prefetto, con i soliti nodi, tutti da sciogliere: tracciamento, trasporti e medicina scolastica. Quali sono le risposte per famiglie, docenti e comunità scolastica? Con quali criteri rientreranno a scuola i nostri studenti? Le famiglie desiderano essere rassicurate sul fatto che non si ritrovino ad aggiungere i rischi di una didattica in presenza ai problemi già noti.