In una convulsa giornata di incontri tra palazzo Chigi e il Quirinale, Salvini apre la crisi e si appella alle piazze. Conte non si dimette, andrà in parlamento. Il leghista vuole votare la sfiducia al più presto e correre alle urne. È una torta in faccia al premier nel giorno del suo compleanno, M5S sotto choc: «Pagherà le conseguenze».