Il fine settimana di Coppa Italia diventa un test. Se funziona si può aumentare la capienza consentita
Andrea Sereni ,Matteo Fontana
Basta silenzio. Il pallone torna a rotolare con i tifosi lì dove devono stare, sugli spalti. A festeggiare, gridare, ridere, stupirsi. La Coppa Italia riparte oggi con i trentaduesimi di finale e le prime squadre di serie A in campo, e con sé porta la novità più attesa: stadi aperti al pubblico. Ingresso consentito per impianti all’aperto (e in zona bianca) al 50 per cento della capienza, con la formula dell’occupazione a scacchiera. È un passo avanti importante, dopo l’esperimento positivo delle quattro partite dell’Europeo ospitate in un Olimpico pieno al 25 per cento.
Certo, l’attenzione sarà massima. Non sono ammessi scivoloni, di nessun tipo. Per entrare servirà innanzitutto il green pass. Lo ottiene chi è vaccinato con doppia dose o monodose (con durata di 9 mesi), chi ha ricevuto solo la prima dose (fino alla seconda), chi presenta un tampone negativo fatto entro 48 ore dalla partita e chi è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi.
Saranno gli steward — al momento sembrano infatti esclusi i paventati ammutinamenti — a controllare all’ingresso documento di identità e certificato verde, la cui verifica avverrà tramite l’app ministeriale che legge il codice QR. Poi, prima di superare i tornelli con il biglietto, ai tifosi verrà anche misurata la temperatura.
Sugli spalti verrà derogata la regola del distanziamento di un metro, con gli spettatori disposti a scacchiera. Vale a dire avendo per forza di cose posti liberi avanti, dietro e accanto. Unica soluzione, questa, che permette alle società di far affluire il reale 50 per cento della capienza degli impianti. Per evitare assembramenti, alla Dacia Arena di Udine e non solo le sedute non disponibili saranno segnalate. Andrà indossata la mascherina per tutta la partita e ancor di più nelle aree comuni (bar, zone ristoro, bagni), dove è mantenuta l’obbligatorietà del metro di distanziamento.
Le disposizioni
Saranno gli steward a controllare il certificato verde. La mascherina resta obbligatoria
È calcio d’estate, le città sono bollenti e perlopiù vuote. Insomma, non aspettiamoci pienoni, non ancora almeno. Il Pordenone, per la sfida allo Spezia (fischio d’inizio alle 17.45), ha aperto solo la tribuna centrale. A Genova le gradinate del Ferraris saranno chiuse per ristrutturazione (saranno pronte per il campionato): ammessi spettatori solo in tribuna e distinti per Genoa-Perugia di oggi (ore 18) e Sampdoria-Alessandria di lunedì. L’Udinese riapre in sicurezza anche le zone hospitality: si potrà mangiare lì, ognuno con il suo box. Al Franchi la Fiorentina ha chiesto di arrivare un po’ prima del solito, per la lunghezza dei controlli da fare. Contro il Cosenza biglietti in vendita per tribuna coperta e maratona, previsti circa 3 mila tifosi; al Bentegodi di Verona ne vedremo quasi 15 mila.
Alla prima di campionato i numeri saranno diversi. Questo weekend per le società è una sorta di prova generale. Una base di partenza, seguendo «l’evoluzione del contagio», prima di aumentare le percentuali di affluenza agli impianti. Come richiesto a gran voce dai presidenti di serie A e dalla Figc. Bentornati tifosi, il calcio ha bisogno di voi.