This is not my hour

This is not my hour raccoglie uno studio e una traduzione a cura di Raffaello Bisso dai Sonetti di Peter Russell, ultimo dei grandi lirici moderni, erede della tradizione simbolista e modernista che ha avuto in Yeats, Eliot e Pound i massimi esponenti.

This is not my hour propone uno studio e una traduzione curati da Raffello Bisso dai Sonetti del Protomagno di Peter Russell a cui Bisso era legato da profonda amicizia. Come egli stesso racconta nell’estate del 2000 Peter Russell gli inviò, ‘con preghiera di traduzione’, una raccolta dattiloscritta di poesie.

Bisso si rende conto di non riuscire a conciliare la rapidità richiesta con la cura necessaria al lavoro e solo dopo la morte di Peter, la responsabilità per il dono e la sfida che aveva lasciato in sospeso lo spinsero a proporre al Foglio Clandestino una scelta dei ‘Sonetti’.

Su suggerimento dell’editore il materiale è stato raccolto in un volume, corredato di brevi saggi di altri autori, coi quali si è anche instaurato un utile confronto sul progetto nel suo insieme. Questo libro non è perciò propriamente la traduzione dei Sonetti del Pratomagno, ma uno studio a più mani su di essi.

Questa ristampa è stata realizzata con il sostegno del Comune di Castelfranco – Pian di Scò (Arezzo)  e dell’Associazione “Peter Russell”.

Le composizioni di Russell sono fatte di parole semplici e di visioni estatiche, di elementi e creature naturali che portano con sé enigmi e interrogativi sul senso della vita e della morte.
Paolo Di Stefano, Peter Russell: ottant’anni di versi in cenere, da IlCorriere della Sera, lunedì 27 agosto 2001

 

Come sottolinea Leonello Rabatti, Presidente dell’Associazione Peter Russell, è senza dubbio importante e apprezzabile il tentativo di restituire nella lingua italiana i notevoli risultati di questa tarda stagione letteraria russelliana.