Siena, trionfo di Pogacar. Decine di migliaia di tifosi sul tracciato, oggi la Gran Fondo
Marco Bonarrigo
siena Ieri c’era posto solo in terza fila, sul ciglio della strada o molto dietro le transenne. Sugli sterrati di Asciano, del Monte Santa Maria e di Castelnuovo Berardenga e lungo la ripida salita che porta a Piazza del Campo — dopo due anni di lockdown che avevano tenuto lontano i tifosi — la 16ª Strade Bianche ha radunato un pubblico da record, davvero mai visto prima, con bandiere, striscioni e migliaia di telefonini alzati per catturare ogni passaggio. Arrivati da ogni parte d’Europa in auto, in moto, in camper e (a migliaia) in bicicletta per applaudire i campioni e vedere da vicino la classica moderna che maturando ha conquistato ormai il cuore dei ciclisti professionisti.
Nessuna corsa italiana negli ultimi trent’anni ha fatto breccia così nel cuore del pubblico: poter vedere da vicino, nel polverone, la sfida tra fenomeni come Pogacar e Alaphilippe, laceri per le cadute, coperti di polvere e sfiniti nel finale, vale la trasferta, il picnic, la gita, le ore al freddo. Uno scenario più simile a quelli delle Fiandre o delle Ardenne che ai nostri.
L’edizione 2022 è stata a modo suo storica, consacrando la trasformazione del numero uno del ciclismo mondiale, Tadej Pogacar, da dominatore dei grandi giri a fenomeno totale, capace di 50 chilometri di fuga solitaria. Edizione disputata in una giornata di sole meraviglioso ma flagellata dal vento che ha provocato molte cadute come quella — dolorosa e spettacolare — che ha coinvolto sia Pogacar che l’iridato Alaphilippe a 100 chilometri dal traguardo. Una giornata di ciclismo aperta di buon’ora dalla corsa femminile che ha visto la belga Lotte Kopecky battere allo sprint l’olandese Annemiek Van Vleuten e arrivare ottava (e miglior italiana) Elisa Longo Borghini.
Ma la Strade Bianche non è solo la corsa dei campioni, ma una prova totale che — grazie all’intuizione del senese Giancarlo Brocci che per primo, 25 anni fa, capì le potenzialità degli sterrati e cominciò a valorizzarli con l’Eroica — ha dato un nuovo volto a tutto il territorio senese. Stamattina seimila amatori provenienti da tutta Europa si cimenteranno in una Gran Fondo che come d’abitudine ha esaurito i pettorali disponibili in poche ore. Il percorso e la fatica si avvicinano sempre di più a quelli dei professionisti: i chilometri sono saliti da 139 a 142 e i tratti sterrati da otto sono diventati dieci con l’esordio dei settori di Serravalle e di Monte Sante Marie, dedicato al fuoriclasse svizzero Fabian Cancellara. In tutto 55 chilometri di ghiaia con il medesimo, straordinario arrivo in piazza del Campo.
A Siena e nel senese trovare una stanza in albergo nell’ultima settimana era un’impresa: quello legato al ciclismo è un movimento turistico specializzato, ecologico, attento all’ambiente, alla gastronomia e all’enologia e che considera il territorio come una risorsa straordinaria.
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