Sessantasette ritratti in bianco e nero dei miti del jazz degli anni Sessanta, impreziosiscono i corridoi di Siena Jazz: da Louis Armstrong a Duke Ellington, da Miles Davis a Charles Mingus, passando per altri straordinari musicisti come John Coltrane, Ornette Coleman e Archie Sheepp, è una galleria di immagini da sogno, che immortalano lo straordinario mondo del jazz degli anni ’60 e dei primi anni ’70, a rendere ancora più unico e suggestivo lo spazio comune dell’accademia musicale senese.
La mostra fotografica permanente, che sarà inaugurata inaugurata mercoledì 19 dicembre alle ore 12 presso i locali di Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz (Fortezza Medicea), e che sarà visitabile ad ingresso libero, propone alcuni scatti di Roberto Polillo, uno dei più grandi fotografi di jazz in Italia.
Roberto Polillo comincia giovanissimo a frequentare il mondo della musica grazie a suo padre Arrigo che è prima caporedattore poi direttore della rivista Musica Jazz, riconosciuto come uno dei più grandi storici e critici di jazz in Italia.
Un progetto che si lega anche a puro mecenatismo: è lo stesso Roberto Polillo che ha curato personalmente l’allestimento della mostra e la risistemazione dei locali che la ospitano, sostenendone personalmente e integralmente il costo, mentre l’allestimento della mostra, che offre nuova luce a questi straordinari scatti, è curato dall’architetto Cesare Mari.
Questo straordinario contributo si affianca alle donazioni effettuate nel tempo dalla famiglia Polillo, a partire dalle collezioni che costituiscono il primo fondo di dotazione del Centro Nazionale Studi sul Jazz intitolato al padre Arrigo, fino all’ultimo sostanzioso contributo offerto per i prossimi lavori di allargamento dello stesso centro studi.
All’inaugurazione con l’autore Roberto Polillo, interverranno Fabio Bizzarri presidente di Siena Jazz e Franco Caroni direttore artistico dell’accademia senese.
“Siamo onorati di custodire e presentare al pubblico questa straordinaria galleria di ritratti dei grandi protagonisti del jazz – afferma il direttore artistico di Siena Jazz, Franco Caroni – La mostra dà modo di ricordare, anche al grande pubblico e non solo agli specialisti, un periodo importantissimo nell’evoluzione del jazz, che ha fortemente influenzato gli eventi musicali internazionali, rappresentando una forte spinta anche per la nascita del Siena Jazz nel 1977”.