Siena, «Studenti discriminati pure sulle mascherine»

Siena

Protezioni diverse per gli universitari fuori sede rispetto a quelle consegnate ai residenti. «Qualità inferiore, perché questa distinzione?»

di Teresa Scarcella

SIENA, Mascherine per tutti, ma non a tutti le stesse. Quelle arrivate agli studenti che alloggiano nelle residenze universitarie sono diverse da quelle arrivate nelle case dei senesi. Entrambi i modelli non sono proprio di ultima generazione, questo è oggettivo, ma la domanda che si pongono gli studenti è: «perché questa distinzione?». «Negli anni abbiamo più volte sentito una lontananza nel territorio in cui viviamo e un nuovo fatto ha messo l’accento su questa percezione – scrive Cravos – gli studenti nelle residenze hanno ricevuto mascherine di qualità inferiore. Di certo non ci aspettavamo le ffp2 e ffp3, ma ci chiediamo perché siano state consegnate, all’interno della stessa città, mascherine di qualità diversa». Qualcuno potrebbe dire che gli studenti soffrano di «manie di persecuzione» o che siano sempre pronti a lamentarsi. Altri potrebbero aggiungere che è inutile fare polemica in un momento così delicato, ma le mascherine di cui stiamo parlando sono come quelle che il governatore della Sicilia ha definito «panni per pulire il tavolo», quelle che il presidente della Regione Campania ha coloritamente criticato, quelle che le Asp calabresi hanno gentilmente rifiutato e che ora, a quanto pare, hanno risalito l’Italia fino ad arrivare alle residenze universitarie senesi. Dopo un articolato gioco di ruoli su chi dovesse distribuire le mascherine e a chi, era stata trovata la quadra: la Regione invia le mascherine al Comune che si preoccupa di consegnarle ai residenti, ai domiciliati e agli studenti non residenti censiti dall’Università. A quelli che alloggiano nelle residenze «la consegna sarà curata direttamente dal Dsu regionale», si legge sul sito dell’Ateneo. Ma c’è ancora confusione. Da una parte il Comune ribadisce che a distribuirle nelle residenze sarà l’Azienda per il diritto allo studio, dall’altra il Dsu sostiene di non averle ricevute dalla Regione e che il Comune avrebbe consegnato alcune mascherine nelle residenze, ma nominative e indirizzate solo ad alcuni studenti domiciliati, molti dei quali non vivono più a Siena. «A Fontebranda, per esempio, ne sono arrivate 22, contro i 60 alloggiati – spiega il Dsu tramite i responsabili territoriali – di questi, però, ce ne saranno 5 o 6, gli altri non vivono più qui. Stessa cosa nelle altre strutture. L’Azienda ha distribuito quelle ricevute dalla Protezione Civile, dalla Regione non è arrivato nulla e, tra l’altro, lo dicono gli studenti che non sono buone. La Protezione Civile dice che si può mettere anche una sciarpa». Peccato, però, che l’ordinanza regionale parla chiaro circa i dispositivi obbligatori: occorrono le mascherine.

 

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