La Commissione consiliare Cultura e scuola del Comune di Siena, ha approvato, lo scorso 1 luglio, un documento sul tema della riapertura a settembre delle scuole. Riportiamo di seguito il documento firmato dal presidente Fabio Massimo Castellani, e dai componenti della commissione Lorenzo Lorè, Maria Concetta Raponi, Eleonora Raito, Pierluigi Piccini, Massimo Mazzini, Bruno Valentini.
“La crisi determinata dal Covid-19 – si legge nel documento – ha fortemente inciso sull’attività scolastica a partire da febbraio 2020; per rispettare le limitazioni imposte dai decreti del Governo finalizzate a tutelare la salute pubblica, l’ anno scolastico si è svolto mediante tecniche di didattica a distanza nelle scuole di ogni ordine e grado.
In data 22 giugno e 30 giugno si è riunita la Commissione consiliare Cultura e scuola con il seguente ODG: Organizzazione e attività dell’Amministrazione comunale in previsione della riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2020/2021.
Dopo aver ascoltato l’assessore con delega all’Istruzione e all’università Paolo Benini e l’assessore con delega ai Lavori pubblici Sara Pugliese i componenti della commissione hanno svolto un adeguato confronto sul tema oggetto delle riunioni.
Dal detto confronto è emerso quanto segue:
La didattica a distanza è uno strumento che è stato utile per superare la situazione di estrema emergenza che si è venuta a determinare nei mesi trascorsi. Tuttavia non può e non deve essere utilizzata come mezzo sostitutivo della didattica in presenza. Sono molte infatti le criticità che sono insite nello strumento:
– impossibilità per gli studenti di avere livelli di attenzione alti per lunghi periodi di fruizione della DAD;
– assenza di vicinanza al docente con conseguente grave limitazione di interazione con lo stesso;
– gravi criticità tecniche riscontrate in conseguenza delle strutture utilizzate (computer a disposizione, linea internet, software, ecc…);
– difficoltà a tutelare il diritto all’inclusione scolastica per portatori di handicap e diversamente abili.
La didattica a distanza, se utilizzata rispetto a quella in presenza, può causare differenziazioni di natura sociale; si pensi a quegli studenti che non possono disporre di pc o di adeguata linea internet per motivi economici.
Nel lavoro della commissione è emersa inoltre una specificità relativa al nostro territorio. La nostra città è infatti sede di una delle più antiche università italiane. Nei mesi di lockdown si è assistito alla partenza di una gran parte degli studenti che abitano nella nostra città. Questo ovviamente ha avuto ricadute fortemente negative per il prodotto lordo del nostro territorio.
Siena deve essere identificata sempre di più come luogo nel quale si cresce e si viene a studiare per ricevere una formazione di alto livello e dove si può interagire con docenti di qualità; questo è possibile solo mediante la ripartenza della didattica in presenza. Ciò potrà avvenire intercettando le risorse post Covid che sarebbero a disposizione nell’ambito dei poteri straordinari conferiti agli amministratori locali e con la predisposizione di un preciso e strutturato piano.
In data 26 giugno è stato trasmesso dal Ministero della Pubblica Istruzione un documento relativo al Piano Scuola 20/21 contenente le linee guida per il prossimo anno scolastico. In questo viene data un indicazione per la ripartenza dell’ anno scolastico in presenza.
In conseguenza di quanto sopra, la Commissione all’unanimità raccomanda quanto segue:
– si invita l’Amministrazione comunale ad utilizzare ogni mezzo possibile per garantire la ripresa della scuola in presenza alla riapertura a settembre;
– si raccomanda di mettere a disposizione e utilizzare spazi alternativi ai plessi scolastici per favorire il distanziamento fisico previsto da legge tra gli studenti;
– sarà necessario sviluppare un confronto con le autorità universitarie per creare le premesse per il riavvio della didattica in presenza anche a questo livello;
– nell’ ambito di quanto previsto dal “Piano Scuola” è opportuno organizzare una conferenza di servizi con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzata ad analizzare le criticità delle Istituzioni scolastiche che insistono sul territorio. Lo scopo sarà quello di raccogliere le istanze provenienti dalle scuole con particolare riferimento a spazi, arredi, edilizia, servizi di mensa, trasporti, personale comunale, al fine di individuare modalità, interventi e soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio;
– in questo contesto l’Amministrazione comunale potrà favorire le forme di flessibilità derivanti dall’autonomia scolastica; tutto ciò tutelando le necessità dei tempi di vita delle famiglie.
Riportare gli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado rappresenta la vocazione didattica della città ed è responsabilità e obiettivo di tutte le componenti cittadine.”