Forum della Cultura, Ceccuzzi: ”A Siena un centro polivalente per teatro, musica e danza”
Ieri al Santa Maria della Scala secondo appuntamento con il forum della cultura promosso dal Pd cittadino
“Un centro polivalente delle arti performative, che possa ospitare dai 150 ai 300 spettatori, da realizzare nel più breve tempo possibile per offrire uno spazio agli attori, ai danzatori, ai musicisti di Siena”.
È l’impegno che si assume Franco Ceccuzzi, candidato sindaco di Siena per il centrosinistra, chiudendo ieri sera al Santa Maria della Scala il secondo appuntamento con il forum della cultura promosso dall’unione comunale del Partito democratico, dedicato a musica, cinema, danza e teatro. Un incontro al quale hanno partecipato tanti artisti locali, operatori culturali pubblici, privati e del terzo del settore ed esponenti delle tantissime associazioni della realtà senese.
Ceccuzzi: “A Siena un centro polivalente per le arti performative”. “Nel frattempo – continua Ceccuzzi – occorre fare da subito una verifica degli spazi esistenti. A Siena chi ha voglia di esibirsi, di esprimersi e di fare cultura deve poter trovare un palco e uno spazio per poterlo fare. Siena è una città che non ha paura del pensiero, che sa generare creatività e deve essere più brava a sostenere i propri talenti. In alcuni settori come la musica, abbiamo una filiera completa che ci pone in posizione di eccellenza in Europa. Nel futuro di Siena, accanto alla banca e alla farmaceutica, vogliamo che anche la cultura assuma una valenza forte e sia in grado di attrarre talenti e professionalità a livello europeo. La nostra ambizione è quella di lanciare un modello di produzione culturale sostenibile e partecipato, che crei non solo reddito e ricchezza ma anche benessere e una migliore qualità della vita. È questa, in fondo, la sfida di Siena capitale europea della cultura 2019, che proveremo ad affrontare con grande determinazione. Oltre che sul fronte della produzione culturale, occorre innovare anche la ‘governance’ della cultura, dialogare di più e mettere a sistema le risorse, intercettare i finanziamenti europei a disposizione, fare da capofila nei progetti di internazionalizzazione. Tutte le istituzioni e tutti gli operatori culturali cittadini dovranno trovare nell’amministrazione comunale la loro casa comune. Questo forum voleva essere un punto di incontro e condivisione fra gli operatori della cultura e lo è stato. Un momento di unità fra i diversi mondi del panorama culturale senese – ha concluso Ceccuzzi – che arricchiscono la città e che insieme possono farle raggiungere traguardi più grandi e ambiziosi”.
Milani: “Rafforzare le sinergie fra operatori e migliorare la comunicazione”. Oltre a Franco Ceccuzzi sono intervenuti Andrea Milani, architetto, coordinatore del forum della cultura; Massimo Paganelli, docente di economia della cultura all’università di Pisa, che ha inquadrato la situazione culturale di Siena in un contesto regionale; e Fabio Mangolini, presidente della fondazione teatri del comune di Ferrara, che ha illustrato la realtà emiliana, all’avanguardia in Italia. “Sul versante della musica – ha detto Andrea Milani, coordinatore del forum – grazie ai grandi istituti musicali senesi Siena può contare, pur nel rispetto delle diverse specificità, su una filiera completa che dobbiamo valorizzare al meglio. Sul fronte dei teatri occorre rafforzare la sinergia fra le strutture e ripensare l’offerta, a partire da una calendarizzazione più anticipata degli eventi, che consenta così anche una migliore comunicazione e promozione degli stessi. Se vogliamo una città viva anche la notte dobbiamo sperimentare anche qui dispositivi nuovi di insonorizzazione e sicurezza, come si fa in tanti centri storici europei. Infine il cinema: le sale sono poche e senz’altro da razionalizzare, stiamo valutando soluzioni alternative al multisala, che probabilmente non ha i numeri per potersi sostenere con i soli abitanti del comune; anche fra le diverse rassegne e festival cinematografici occorre individuare quella su cui puntare – ha concluso Milani – valorizzando le vocazioni del nostro territorio e quindi il marchio Siena”.