Salpa la nave dei folli con Grillo al timone, verso dove non si sa

L’editoriale di Nico Perrone per Dire Oggi

ROMA – Come se nulla fosse successo in questi ultimi anni. Come se nulla fosse successo dopo mesi e mesi di liti e accuse con Casaleggio & C per tirare fuori il M5S dalla piattaforma Rousseau. Alla fine i dirigenti ‘grillini’ che stanno tenendo in piedi il Movimento non sono riusciti a trattenerlo, a farlo ragionare col metro della politica di oggi. E Grillo, il Garante supremo del M5S, è sbottato con un bel ‘vaffa’ all’indirizzo di Giuseppe Conte,che proprio lui aveva indicato come nuovo leader del Movimento. Tra i parlamentari ‘grillini’ regna il caos. Grillo ha bocciato qualsiasi proposta di rinnovamento ritornando indietro nel tempo, riportando le votazioni sulla piattaforma Rousseau. Si sta cercando di capire come procedere, visto e considerato che con Casaleggio la partita era stata chiusa anche dal punto di vista finanziario. E Giuseppe Conte? Oggi i giornalisti lo hanno intercettato mentre usciva di casa, in tenuta sportiva per andare a giocare a tennis con la sua compagna. Andiamo avanti? “Mai indietro”, ha detto Conte. A chi gli chiede se ci sia rimasto male per il durissimo post di Beppe Grillo, ha replicato così: “Non tanto per me. Questa svolta autarchica credo sia una mortificazione per una intera comunità che io ho conosciuto bene e apprezzato di ragazze e ragazzi, persone adulte che hanno creduto in certi ideali. È una grande mortificazione per tutti loro”. Giudizio molto pesante, con il riferimento all’autarchia che richiama il fascismo. Tra i parlamentari ‘grillini’ intanto ora è corsa al posizionamento. Tutti danno per scontato che Conte darà vita al suo partito e in molti, soprattutto tra quelli già al secondo mandato e quindi non ricandidabili stando al diktat di Grillo, potrebbero presto dar vita a gruppi autonomi. In questo modo avrebbero garantita non solo la visibilità ma anche un peso quando si tratterà di votare i provvedimenti del Governo. Per quanto riguarda gli sviluppi, bisognerà vedere dove andrà a collocarsi il partito di Conte e, soprattutto, se riuscirà a ‘svuotare’ il M5S, brand ormai in caduta libera. Ancora in queste ore Grillo ha dato di matto minacciando Vito Crimi, il capo politico reggente, con parole più da padrone che da garante: “Ti invito, pertanto, ad autorizzare, entro e non oltre le prossime 24 ore, la Piattaforma Rousseau al trattamento dei dati, come espressamente consentito dal provvedimento del garante della privacy e come rientrante nei poteri del titolare del trattamento. Nel caso, invece, in cui decidessi di utilizzare subito la nuova piattaforma, sarai ritenuto direttamente e personalmente responabile per ogni conseguenza dannosa dovesse occorrere al MoVimento”. Nel Pd si segue con apprensione quanto sta accadendo anche se tra i Dem sta crescendo il numero di quelli che ormai considerano un capitolo chiuso l’alleanza con i ‘grillini’.

 

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