Dal Wall Street Journal: Gli Stati Uniti vincono l’appoggio internazionale per l’imposta minima globale, funzionari di 130 paesi sono d’accordo sulle linee generali di una più ampia revisione delle regole per la tassazione delle società internazionali
La Trump Organization e un alto dirigente accusati di frode: i procuratori di New York hanno svelato i 15 capi d’accusa verso la Trump Organization e il suo direttore finanziario
Ancora una notizia dagli USA: il procuratore generale degli Stati Uniti impone una moratoria sulle esecuzioni federali
Cambiamo argomento e andiamo in Spagna, riprendendo dall’indulto concesso poco tempo fa da parte del governo centrale ai leader separatisti catalani
Sul quotidiano greco Ekathimerini invece troviamo la notizia dell’arresto del vice leader del partito neonazista greco Alba Dorata Christos Pappas, noto per avere un’ossessione per il nazismo e considerato uno dei principali ideologi di Alba Dorata: era latitante, deve scontare 13 anni di prigione
L’ONU che chiede ai militari del Myanmar di rilasciare Aung San Suu Kyi: centinaia di manifestanti scendono nelle strade di Yangon mentre il paese segna il quinto mese dal colpo di stato.
La designazione di genocidio per il Myanmar mette alla prova la politica dei diritti umani di Biden
La DW analizza il ritiro delle truppe dell’Afghanistan dal punto di vista della spazzatura lasciata alle loro spalle
Sempre su Afghanistan c’è un bel reportage dal distretto di Gazara che abbiamo trovato sul Guardian
Ci spostiamo in Brasile dove uno scandalo, che sta montando da giorni, sull’acquisto dei vaccini ha portato a una nuova richiesta di impeachment per il presidente Bolsonaro
Nodal riporta l’appello di Bolsonaro al “sostegno delle forze armate” dopo la “super richiesta” di impeachment
In tutto questo, il paese dovrà affrontare le elezioni presidenziali nel 2022, El Pais propone un articolo di analisi sul voto evangelico in Brasile e su come questo potrebbe cambiare orientamento nelle presidenziali previste per il 2022
Keiko non ha l’appoggio degli Stati Uniti, né degli organi elettorali, né degli osservatori internazionali, né del presidente Sagasti. Non ha nessun appoggio internazionale, nemmeno dall’OEA: perché può continuare a ritardare la proclamazione di Castillo come presidente del Perù
Un articolo molto interessante sul Guardian che riguarda “l’eminenza grigia” del Perù
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