Ulisse, Abramo, Mosè, il Figliol prodigo: sono tutti eroi del ritorno, per i quali il viaggio, iniziato come erranza, si sviluppa come esperienza di ricerca e conoscenza di sé. Le loro storie, con le innumerevoli riscritture succedutesi dall’antichità ai nostri giorni, stanno a dimostrare che il nostos è parte del patrimonio genetico della letteratura, da Omero a Rilke, da Joyce a Primo Levi. Se nell’Odissea le «imprese meravigliose» occorse durante il ritorno a casa di Ulisse incantano perché suonano nuove ai suoi ascoltatori, nella tradizione giudaico-cristiana le storie primigenie che accompagnano l’uomo nel mondo sono basate sui miti della creazione.