A Genova continua la guerra totale di Di Maio agli uomini del ministero: “Pronti a tutto, o noi o loro”, dice. Ma il bersaglio finale ovviamente, scrive Tommaso Ciriaco, è Giovanni Tria. Carmelo Lopapa ci svela invece i restroscena del caos decreto e come sia stata rifiutata la bollinatura: “Non potevano credere ai loro occhi, stando a quanto trapela. Ma uno scherzo non lo era affatto”.
Stefano Folli ci parla della differenza tra Di Maio e Salvini e di come il leader della Lega dia risposte in positivo ai bisogni del suo mondo, dal decreto sicurezza alla “pace fiscale”, mentre i 5S trasmettono un messaggio in negativo. “Della serie: noi vorremmo fare, ma altri ce lo impediscono”. Chiude la rassegna l’intervista a Don Ciotti di Salvo Palazzolo: secondo il presbitero, il decreto sicurezza è “pericoloso anche sui beni confiscati, che la mafia vorrà riprendersi”.