Pnrr: e per il Comune di Siena quali sono le priorità?

Pnrr, da Ponte Vecchio alle Gualchiere Ecco le 28 priorità di Palazzo Vecchio

Parcheggi, scuole, restauri: non solo tramvie, stadio e Mercafir nel dossier trasmesso alla Regione

Mauro Bonciani

 

Grandi opere e riqualificazione urbana e ambientale sono i due filoni su cui il Comune di Firenze punta per ottenere risorse dal Pnrr, sia attraverso Roma, sia attraverso il rapporto con la Regione che sulla rigenerazione urbana ha chiesto a tutte le amministrazioni di inviare i progetti entro lo scorso 29 ottobre. Una partita gestita direttamente dal sindaco Dario Nardella, legata a doppio filo ai fondi React, sempre dell’Unione Europea, che porteranno a Palazzo Vecchio oltre 80 milioni per la ripresa dalla crisi causata dalla pandemia, e ai fondi nazionali della riqualificazione dell’edilizia (Pinqua)con sei macro progetti, 54 interventi, 90 milioni di euro richiesti e per adesso 15 milioni ottenuti.

La novità sono i 28 progetti su cui Palazzo Vecchio ha inviato a Palazzo Strozzi Sacrati la «manifestazione di interesse» e che riguardano rigenerazione di pezzi di territorio e dell’edilizia nell’ambito dei fondi del Pnrr. Un mosaico in cui si va dalla Gualchiere di Remole, nel territorio di Bagno a Ripoli ma di proprietà del Comune di Firenze, di cui da decenni si discute il riutilizzo ed il recupero, e per la quale ora si pensa ad «Opificio della Cultura, dell’Artigianato e dell’Ambiente», al restauro di Ponte Vecchio e di Porta Romana, passando per fondi per la gigantesca operazione del nuovo quartiere nella ex caserma dei Lupi di Toscana, al confine con il comune di Scandicci. Altro intervento strategico è quello del recupero del complesso di Santa Maria Novella — dove nascerà il Museo della lingua italiana — per l’insediamento di residenze sociali e attività culturali e civiche e l’ampliamento del percorso museale già esistente. Altre partite importanti sono il piano unitario di valorizzazione «Dietro i cipressi» della basilica e convento di San Salvatore al Monte, a due passi da San Miniato, all’interno dell’area recentemente dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco allargando l’area cittadini fin qui protetta che era interna alle mura, e i lavori al Teatro romano di Florentia — che si trova sotto Palazzo Vecchio e Palazzo Gondi — e la realizzazione di un percorso di scoperta nel paesaggio archeologico urbano.

Sul fronte della mobilità i fondi sono chiesti per la riqualificazione urbana e la nuova viabilità delle Piagge e di Pistoiese-Rosselli, per la riqualificazione e realizzazione nuovo hub intermodale al viadotto dell’Indiano e per un hub intermodale nell’area ex Chini in viale Europa, dove passerà la tramvia. Lungo l’elenco degli interventi sugli edifici pubblici, dal Parterre a via Pietrapiana, da San Gallo alla zona di Sant’Antonino e piazza Indipendenza, da piazzale Vittorio Veneto a quelli all’interno delle Cascine, e sono stati inseriti anche i parcheggi di via dei Renai e di Porta Romana che l’amministrazione ha deciso di realizzare dopo che sono andati deserti i bandi rivolti ai privati. Per quanto riguarda le scuole, infine, ecco il progetto per il comprensorio scolastico, sportivo e sociale tra via di Legnaia e via Pisana.

Le partite più importanti si giocheranno però sulle grandi opere: stadio, tramvie, Mercafir. Per la ristrutturazione del Franchi, inserito tra i 14 progetti che saranno finanziati a livello nazionale con le risorse del Pnrr per il «piano strategico grandi attrattori culturali», a Firenze arriveranno 95 milioni di euro, tassello fondamentale per l’operazione già partita con il concorso internazionale di architettura per il Franchi e per la riqualificazione della zona. Sul sistema di tramvia è in arrivo una pioggia di soldi, in tutto 370 milioni: 150 milioni per la linea piazza della Libertà-Bagno a Ripoli e 222 milioni per la linea Le Piagge-Campi Bisenzio (la Leopolda-Piagge è già finanziata per 166 milioni ed è in corso la fase di approvazione del progetto) il cui progetto di fattibilità tecnico-economica sarà pronto entro dicembre, opere i cui lavori dovranno essere conclusi entro il 2026 come ha imposto l’Unione Europea per i fondi del Pnrr. E per la nuova Mercafir il sindaco Dario Nardella un mese fa, parlando con ministro per l’agricolura Stefano Patuanelli, ha candidato il progetto per ottenere i 70 milioni dal Pnrr, dal momento che il pacchetto di investimenti studiato dallo Stato in risposta alla crisi pandemica prevede 800 milioni anche per la logistica e i mercati.

 

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