ROMA – “Non bisogna dimenticare i morti sui luoghi di lavoro, siamo vicini alle loro famiglie e intendiamo fare tutto il possibile per evitare che si ripetano questi tragici episodi. Poniamo la massima attenzione ma evidentemente dobbiamo fare di più perché continua a succedere, è incomprensibile. Questa attenzione è particolarmente necessaria in una fase di riapertura dell’economia come quella che, speriamo, ci accingiamo a vivere”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi al Question time alla Camera rispondendo ad un’interrogazione del deputato Leu Guglielmo Epifani. Il premier ha voluto nominare a una a una le vittime sul lavoro dell’ultima settimana: “Esprimo il cordoglio mio e del governo per la morte della giovane Luana D’Orazio, Maurizio Gritti, Andrea Recchia, Marco Oldrati, Samuel Cuffaro, Elisabetta D’Innocenzo”.
“VIA ALL’ASSUNZIONE DI 1.084 ISPETTORI SUL LAVORO”
Draghi ha ricordato che “la sospensione di molte attività produttive ha portato nel 2020 ad una diminuzione degli infortuni denunciati, poi sono aumentati nell’ultimo trimestre in corrispondenza con la ripartenza dell’economia. Con una media di oltre 3 morti al giorno – ha spiegato il premier -, l’Italia si conferma sopra la media europea, poco meglio della Francia ma molto distante dalla Germania. Dobbiamo quindi investire su cultura della prevenzione e vigilanza“. Per questo, ha concluso il presidente del Consiglio, “il governo ha convocato una cabina di regia per il rafforzamento dell’attività ispettiva con i prossimi provvedimenti legislativi. Sono state avviate le procedure per l’assunzione di 1084 unità di personale nel corpo dell’Ispettorato del lavoro”.