L’arrivo del 2020

MOVIMENTO PER SIENA

Comunicato stampa del 2 gennaio 2020

Il nuovo anno e l’Amministrazione comunale

Al Capodanno 2018 potevano esserci dei dubbi, alla chiusura del 2019 il perseverare dellazione di questa giunta comunale del rinnovamento, ci offre maggiori certezze. Ci si avvia verso metà mandato, in quali condizioni? Il sindaco, che nel frattempo ha incrinato i rapporti fra il Comune con le Contrade, continua a fare la libera professione dando mano libera al cerchio magicoe ai suoi assessori. Nella confusione amministrativa, complice l’assenza di un vero programma, si gioca sull’improvvisazione. Una situazione perfetta per alcuni personaggi che si sono perfettamente riciclati dopo essere stati al servizio di esponenti delle maggioranze di Centro-sinistra,mentre altri sono riemersi da un passato che sembrava defunto. Come se non bastasse, è venuta meno la funzione di controllo e indirizzo di un partito di riferimento: non si sa bene chi sostiene e indirizza chi, in un groviglio di consiglieri che traslocano come niente fosse, in barba agli elettori, da un gruppo consiliare ad un altro. Nell’ambiguità tra civismo e sottomissione incondizionata a Lega e Fratelli dItalia alcuni ci sguazzano e altri, come Sportelli, si trovano fuori luogo e vengono, per questo, espulsi dal sistema. Agisce in piena libertà un assessore fiorentino come Tirelli, che ha imposto tante piccole cose fuori tempo e di importazione alle quali, in passato, erano stati detti dei no perché considerate – giustamente – inadatte alla peculiarità di Siena. Dopo aver lavorato solo su luminarie, mercatini, pulmini, trenini, concertini, mostre riciclate e ricchi premi, il pesante scontento dei commercianti che avevano sostenuto questo meravigliosocambio di amministrazione gli ha fatto tirare il freno a mano, spingendolo ad affermare: Prima i commercianti senesi. Straordinario: è la prima volta che un assessore di questa giunta prende pubblicamente coscienza di dover considerare il rapporto con i cittadini! Tuttavia, le parole sono un conto, le numerose iniziative che hanno fatto perdere quote di mercato al tessuto economico (e che continueranno nel 2020) sono fatti. Certo, essendo eletti o cooptati in ruoli di potere, Tirelli & c. sono nelle condizioni di tenere un atteggiamento autoreferenziale, di apparente ascolto. Ci chiediamo semmai se le associazioni di categoria, alcuni sindacati, i centri della cultura, i partiti di opposizione, i rappresentati dei movimenti civici, quei cittadini senesi che vedono i figli in cerca di lavoro sono d’accordo con questo andhazzo che distrugge ricchezza. Le scelte sono chiare: o ci si arrangia dentro un sistema di potere o si cercano strade alternative, iniziando a manifestare apertamente delle critiche, avanzando proposte concrete e strategiche per il futuro della città e del territorio. Restano poco meno di tre anni, per un cambiamento di rotta rispetto ad una amministrazione che agisce in modo da peggiorare la situazione senese di difficoltà economica e sociale. Facciamoci gli auguri, ce n’è bisogno.