Scusate, ma non ho capito! Perché tutta questa acrimonia per delle nomine che dovrebbero durare lo spazio di un mattino? Se, come dice Clarich, la fusione è certa. Pongo una domanda, ma fusione con chi? Per quali obiettivi? Come sarà il ruolo della ex banca senese? A oggi sappiamo che la fusione ci sarà, ne prendiamo atto come un mistero di fede, un dogma. Nomine, quindi, ma per fare cosa? Qual’è il mandato che è stato dato ai prossimi membri del CdA del Monte visto che lo stesso presidente Clarich non ci ha ancora detto se la Fondazione aderirà o no all’aumento di capitale. Sarebbe stato opportuno che i nomi fossero stati accompagnati anche da dei contenuti programmatici. Le contrapposizioni sulle persone, meglio, sulla persona, sarebbe avvenuta, quindi, sul colore degli occhi. O il Comune di Siena per mezzo di Fiorella Bianchi e dei tre membri della Fondazione che l’hanno votata, intende opporsi alla fusione con un’altra banca? Se così fosse perché Valentini non ce lo dice chiaramente? Ma, visto che tutti i soggetti interessati, così come molti senesi, credono nel dogma di fede della fusione allora dobbiamo pensare ad altro: nulla è cambiato e, per l’ennesima volta, le divisioni sono di natura politica e lobbistica. Ancora, ma l’ulteriore riconoscimento a Profumo e Viola è dovuto ai “brillanti” risultati ottenuti dalla coppia o è determinato dal ricorso continuo alle disponibilità dei soci? Quanto ci ha rimesso il socio Fondazione nella partecipazione del Monte durante il mandato degli attuali responsabili? Nel caso di Profumo la risposta è semplice: sia la Banca d’Italia che Francoforte lo vogliono ancora per un po’ a Siena e lui ob torto collo ha accettato di rimanere. Così come ha accettato Clarich con un leggero rilancio: fino alla fusione. Si sa che via Nazionale è sempre via Nazionale e ciò che può succedere domani è solo nella mente del Signore. Ma a fronte di tutto ciò cosa ci sarebbe stato di straordinario, di nuovo? Ma non dovevamo, a detta di Clarich, rimanere stupiti da effetti speciali durante queste nomine? Viceversa è tutto banalmente normale e lo spettacolo al quale abbiamo assistito non merita neppure il prezzo di un biglietto ridotto.
Pierluigi Piccini