Di Pierluigi Piccini
Valentini è riuscito in cose che gli umani di Siena non avevano mai visto, ne pensavano di poter vedere nella loro vita. Tralascio le questioni di natura più direttamente amministrativa e prendo in esame solo ed esclusivamente il Palio. E proprio per questa sua capacità “innovativa” il Valentini merita sicuramente un riconoscimento, stabiliremo alla fine dell’articolo cosa si merita. Dunque, nella sua gestione è riuscito a far intervenire la magistratura in due episodi centrali nella vita della Festa senese. La magistratura è intervenuta nelle questioni relative alla natura dei cavalli se puro sangue o meno. Strana vicenda quella dell’ex sindaco di Monteriggioni che si accorge del problema (grazie ad una segnalazione esterna all’amministrazione comunale) solo al secondo anno del suo mandato senese, chissà se l’anno precedente i problemi oggi sollevati erano già presenti? E se lo fossero stati chissà come si è comportato il responsabile del Protocollo Equino? L’altro intervento dei magistrati è relativo al comportamento del fantino Columbu in Piazza sul quale ho già scritto un pezzo pubblicato nel mio blog dal titolo: “Calma, riflettiamo”, a cui rimando.Veniamo, ora, all’ultima novità: per la prima volta nella storia del Palio gli animalisti avranno un palcoscenico senese nel giorno della corsa della Carriera di agosto: un palcoscenico lontano da Piazza del Campo, ma pur sempre un palcoscenico. Anche perché sarà difficile spiegare a un milanese o a un abitante di qualche città europea che l’Acqua Calda è lontana dal luogo della corsa. Per chi non conosce la geografia della città, Siena è Siena, punto e basta. Non solo, non conosco gli orari, ma con molta probabilità qualche giornalista presente per il Palio colpito dalla novità sentirà sicuramente il bisogno di andare a curiosare dalle parti degli impianti dell’Acqua Calda. Capisco che la decisione non è stata semplice, ma si poteva anche impedire la manifestazione visti proprio i problemi di ordine pubblico che impegnano le forze dell’ordine nei giorni in cui si svolge il Palio. Ho ben presente, per altri motivi, ben più seri, cosa non è stato lo sforzo fatto dal Prefetto e dal Questore di Siena per assicurare la sicurezza durante il Palio del luglio di quest’anno. Mi sembra una giustificazione più che legittima, tutto l’Occidente è sotto pressione per assicurare ai suoi cittadini la quotidianità. Ma se proprio non si poteva fare a meno e forti delle giustificazioni avanti ricordate, sarebbe stato sufficiente concedere una piazza, magari ancora più centrale, in una data diversa da quella del 16 agosto. In questo modo si sarebbe permesso ai senesi impegnati a seguire le vicende paliesche di partecipare alla performance degli animalisti e permettergli, così, di confutare le tesi dei contestatori del Palio. La decisione presa è stata un’altra e a fronte di tale disposizione lascio il giudizio a chi mi legge, come il premio da dare al Valentini, ciò che penso mi sembra chiaro dalle cose che ho scritto.