L’anniversario La Galleria Continua di San Gimignano festeggia in un weekend di mostre, visite e anteprime. Lorenzo Fiaschi: «Creiamo continuità tra passato e futuro con radici sul territorio»
Ottimo incipit per l’autunno dell’arte in Toscana. Lo scrivono Daniel Buren, Mimmo Paladino, Sol LeWitt, Gormley e Anish Kapoor da sempre legati a Galleria Continua di San Gimignano, chiamati a risvegliare in questo weekend l’interesse per l’arte, nel solco di un progetto avviato nel 1990 da tre giovani illuminati: Lorenzo Fiaschi, Mario Cristiani e Maurizio Rigillo. L’occasione suona come una rivincita sui mesi di astinenza da performance e mostre, dovute al Covid, ma in realtà era programmata per i 30 anni di Galleria Continua.
Già, tanti ne sono passati da quando i tre galleristi hanno messo su quel progetto culturale che, guardando avanti, scommetteva su un nuovo equilibrio tra città e campagna, producendo nuovi legami fra arte, architettura e paesaggio e restituendo così all’arte un ruolo centrale. «Abbiamo iniziato in un garage e con 500 euro a testa, animati da un sogno che si è realizzato — racconta Lorenzo Fiaschi — Come allora anche oggi inseguiamo la stessa idea romantica, ossia quella di creare una continuità tra passato e futuro, attraverso progetti che migliorano il territorio e noi stessi. In questo solco l’accordo col mecenate e collezionista francese Philippe Austruy proprietario di una tenuta vinicola a Panzano, Tenuta Casenuove, dove domenica presenteremo il progetto Le Radici dell’Arte . Sarà il nuovo Castello di Ama, il naturale proseguimento del lavoro svolto da Galleria Continua nel corso degli anni. Un obiettivo caro a Austruy che da sempre ha a cuore l’idea di restituire a nuova vita luoghi con patrimoni nascosti. E l’arte ne è il filo conduttore». In questo spicchio di Toscana tra Firenze e Siena, l’arte ambientale ritorna così a far parlare di sé rispolverando le donazioni di diversi artisti, storicizzati e no, che a San Gimignano, come a Colle Val d’Elsa o a Poggibonsi, hanno lasciato opere e cuore. «Tutto è cominciato col progetto “Arte all’arte”, un progetto pilota che molti ci hanno copiato — spiega Mario Cristiani, presidente dell’Associazione Arte Continua che in parallelo alla Galleria, negli anni ha portato avanti i progetti d’arte ambientale in accordo con le locali amministrazioni — All’inizio abbiamo avuto diversi no dai Comuni e persino dagli artisti, abituati alle pareti bianche. A loro chiedevamo invece di interpretare il genius loci , di farsi ispirare dal territorio nel concepire l’opera. Ci siamo autofinanziati e gli artisti sono stati poi generosi, producendo per questo territorio ben 69 opere di cui 20, oggi, hanno una collocazione permanente». Nell’ambito di «Arte all’Arte», la cui ultima puntata risale al 2019 con la mostra di Kiki Smith, domani tour a San Gimignano per rivedere le installazioni permanenti di Anish Kapoor, (Underground , 2005) al Torrione Sant’Agostino, dell’opera di Joseph Kosuth (La sedia davanti alla porta , 1999–2004) nel Parco del Bagolaro e di Kiki Smith, (Yellow Girl 2003–2010), alla Rocca di Montestaffoli. A Poggibonsi ecco le opere di Antony Gormley in piazza Cavour e di Mimmo Paladino a Fonte Delle Fate. E domenica: Concrete Blocks di Sol LeWitt, che ritorna in forma permanente nel giardino di Palazzo Pretorio a Colle Val d’Elsa.
Gli affezionati di Galleria Continua da domani e fino al 10 gennaio potranno inoltre girovagare nei grandi spazi dell’ex cinema e delle altre due sedi di San Gimignano per conoscere i lavori di tre big. Dal film Fuori tempo, a perdita d’occhio che Daniel Buren presenterà in anteprima italiana, alla personale di Pistoletto, Messanudo, nella nuova sede in piazza della Cisterna. Lungo i muri i quadri specchianti che raddoppiano virtualmente lo spazio includendo tutti gli spettatori della mostra. E non poteva mancare la «provocazione»: si chiama JR, l’artista francese, noto in tutto il mondo per le sue installazioni a metà tra arte pubblica e fotografia. Debutto italiano proprio qui e nell’occasione si potrà vedere il suo ultimo corto Omelia contadina , realizzato con Alice Rohrwacher, sulla scomparsa della civiltà contadina.