Il presidente uscente: non mi ricandido. L’inchiesta sui cantieri Mondomarine
Silvia Ognibene
siena Colpo di scena per il Monte dei Paschi alla vigilia dell’assemblea di lunedì: il presidente uscente Alessandro Falciai ha ritirato ieri la propria disponibilità a candidarsi nella lista del ministero dell’Economia, intenzionato a confermarlo nel ruolo di vertice, perché è indagato dalla Procura di Savona nell’ambito di un’inchiesta sui cantieri Mondomarine. Mentre il Tesoro cerca un sostituto per la presidenza di Rocca Salimbeni, di cui è azionista con circa il 70 per cento a seguito della ricapitalizzazione precauzionale imposta dalle autorità europee, Falciai spiega di «aver fatto un passo indietro per senso di responsabilità: l’indagine che mi riguarda si riferisce a fatti che nulla hanno a che vedere con la banca Mps, ma ritengo che sia meglio non rischiare di creare inutili e pericolose strumentalizzazioni a un istituto che sta attraversando un momento delicato. Mps deve andare avanti per una strada che, sono certo, la farà tornare fra le principali banche italiane».
La vicenda giudiziaria che coinvolge Falciai è legata ad un investimento che l’imprenditore fece nel 2014 quando, per una cifra di circa 30 milioni di euro, rilevò la società Mondomarine che produce yacht di lusso in due cantieri, a Pisa e a Savona. La crisi dei cantieri toscani emerse già nella scorsa primavera, quando la proprietà annunciò l’intenzione di mettere in cassa integrazione i 33 dipendenti: la vicenda sembra aver trovato una soluzione positiva nei giorni scorsi, quando la Regione ha annunciato che l’azienda non presenterà il piano di concordato e che ha ricevuto due distinte offerte di acquisto, una per i cantieri di Pisa e una per i cantieri di Savona. Si procederà dunque alla nomina del curatore fallimentare nella speranza che possa bandire in tempi molto brevi la gara per l’acquisto. Ad aver scoperchiato la pentola su alcune irregolarità nella gestione della società Mondomarine sarebbe stato lo stesso Falciai che, dopo aver trovato riscontro ad alcuni sospetti sulla condotta degli amministratori, ha presentato una denuncia alla Procura di Savona. Due giorni fa l’ispezione della Finanza e ieri l’iscrizione nel registro degli indagati di 5 persone fra le quali figura lo stesso Falciai che è stato raggiunto dall’avviso di garanzia per aver svolto il ruolo di presidente senza deleghe fino al settembre 2016. Falciai, che avrebbe anche avviato un’azione di responsabilità verso gli amministratori «infedeli» che lui stesso aveva nominato per guidare Mondomarine, sarebbe quindi indagato solo per «atto dovuto». Tanto è bastato però per mettere nuovamente in subbuglio Mps che, alla vigilia dell’assemblea che sancirà l’ingresso dello Stato, non sa ancora chi sarà il suo presidente.