Ho provveduto a querelare, non senza dispiacere ma costretto dal bisogno di onorare la mia immagine, il parlamentare FDI Donzelli, circa l’appalto di servizi di gestione della Torre del Mangia, del Museo Civico e del Museo dell’Acqua.
Non avrei voluto. Purtroppo nelle ultime settimane il clima di una campagna elettorale che avevo definito civile e onesta sono diventati sempre più bassi e duri.
Per quanto mi riguarda, nell’ultimo anno ho dedicato ogni mia energia a infondere messaggi positivi in una città che aveva bisogno di prospettive, progetti. Devo però ai miei concittadini la verità che ho sempre consegnato loro. Anche quando era scomoda. Come i cittadini sanno bene, tutto si è svolto mesi fa: i tempi della pubblica amministrazione sono lunghi. Si tratta di un appalto pubblico con modalità di aggiudicazione ben definite, di competenza dei dirigenti comunali e non deciso od influenzato dal sindaco, ne confronti di una società capofila diversa da quella indicata dal Donzelli. A ulteriore garanzia della correttezza del procedimento l’offerta aggiudicataria è stata l’unica pervenuta in risposta al bando, e vedeva unite in un’associazione temporanea numerose imprese. Insomma, ha vinto l’unico partecipante.
Le falsità diffuse da Donzelli mi addolorano perché testimoniano il bisogno di sporcare la campagna elettorale, non di rispettare il bene principale, e cioè la corretta informazione degli elettori. A loro, i miei concittadini, un ultimo suggerimento: votate con serenità, scegliete la proposta che pensate faccia meglio ai vostri figli. Questa è Siena, la nostra città, non un altro terreno su cui consumare scontri politici all’ultima diffamazione.