Il tesoro errante di Salomone, la magica grotta di Alì Babà, l’oro del Reno, il Sacro Graal: è fra il Medioevo e l’Età Moderna che prende forma nell’immaginario comune l’ossessione per la ricerca di ricchezze perdute. Questo saggio ne ripercorre le tracce in un viaggio appassionante, dalla Scandinavia al mondo arabo, dalla Persia alle Colonne d’Ercole. Nelle sue pagine si intrecciano le storie di molti cercatori ma ce n’è una ancora tutta da scrivere: quella del lettore capace di sciogliere gli enigmi celati fra le righe e arrivare al tesoro nascosto. Questo, infatti, non è soltanto un libro, è anche una mappa.
«L’autrice ripercorre le infinite tracce lungo cui si è diramata per secoli ogni caccia al tesoro e ricostruisce la topografia degli spazi reali e immaginari che hanno orientato i cammini dei cercatori» – Marino Niola, Robinson
Protetto da draghi o spiriti maligni, gravato da maledizioni, rivelato da sogni e visioni, il tesoro è materia magica per eccellenza e fra le più affascinanti. Se cercassimo una ricetta alchemica per crearne uno, avremmo bisogno di alcuni ingredienti fondamentali. Il primo è il valore, quello scintillio che accende il desiderio. Il secondo è il segreto, la consapevolezza che esso esiste senza sapere dove. Il terzo è il tempo, al quale è sopravvissuto e che l’ha reso libero da ogni possesso: attende chi saprà meritarselo ma non è più di nessuno. In queste pagine si proverà a seguire la storia della ricerca dei tesori fra Medioevo ed Età Moderna, analizzando le sfumature del desiderio che ha colto gli uomini attraverso i secoli, descrivendo alcuni degli oggetti che hanno alimentato i racconti più favolosi, svelando come nascono certe leggende, alla scoperta dei nascondigli e dei loro custodi, sulla scia di quei cercatori che, dalle sponde meridionali del Mediterraneo fino all’Europa settentrionale, per secoli hanno seguito il miraggio della ricchezza fra magia e misteriose topografie auree.