L’invito nel 1996 dell’associazione di San Gimignano, i progetti nei paesi toscani. E ora il restauro delle opere
di Barbara Gabbrielli
Il prossimo sarà il ” Camper di alabastro” di Nari Ward. La grande installazione, che l’artista creò nel 2001 all’inceneritore di Poggibonsi, verrà dotata di una copertura protettiva e restaurata. Sono già state recuperate, invece, alcune delle 20 opere di arte contemporanea, realizzate tra il 1996 e il 2005 grazie ad “Arte all’Arte. Arte Architettura Paesaggio”, il progetto nato per volere dell’associazione Arte Continua di San Gimignano. Per dieci anni, artisti internazionali — come Anish Kapoor, Joseph Kosuth, Kiki Smith — sono stati invitati ad ambientare nel territorio toscano i loro lavori. Ne sono nate sessantanove opere, venti delle quali sono state donate trovando una collocazione permanente negli spazi pubblici di vari Comuni, da Volterra a Montalcino, passando per Colle Val d’Elsa. Un patrimonio prezioso, ma non immune dagli attacchi del tempo e dell’incuria. Per questo l’associazione, a trenta anni dalla sua fondazione e a 25 dalla nascita del progetto, ha deciso che era il momento di intervenire. Nel 2020, infatti, è avvenuta la re- installazione di “Concrete Blocks” che Sol LeWitt concepì nel 1997 per il giardino del Palazzo Pretorio di Colle Val d’Elsa durante la seconda edizione di ” Arte all’Arte”. L’opera concettuale, composta da blocchi di cemento 50x25x25, era stata danneggiata e di fatto abbandonata. Arte Continua l’ha ricostruita e l’ha donata al Comune. Stessa operazione per “Senza Titolo” di Jannis Kounellis. L’opera realizzata nel 2001 è stata restaurata ed è tornata all’interno del pozzo dell’antica piazza di Santa Caterina a Montalcino. Mentre sul ponte di San Francesco a Colle di Val d’Elsa, si sono riaccese le insegne di “UMo-CA (Under museum of contemporary art), progetto di Cai Guo- Qiang, l’artista cinese noto per le sue performance pirotecniche. Le arcate del ponte, chiuse da una vetrata, diventeranno un museo permanente. Infine, a Poggibonsi, Arte Continua ha rimesso a nuovo le sette sculture in ferro formate da pixel, opere del 2004 di Antony Gomerly. E ha “completato”, con un contributo musicale di Brian Eno, “I Dormienti”, installazione concepita da Mimmo Paladino nel 1998 per la Fonte delle Fate: una serie di uomini coricati in posizione fetale e coccodrilli, disposti secondo un ordine casuale e visibili solo affacciandosi al parapetto.
« Desidero che queste opere rimangano là dove sono state concepite e create, accessibili a tutti, senza un biglietto da pagare. Ecco perché mi impegno a trovare risorse ed energie per conservarle» spiega Mario Cristiani, presidente dell’Associazione arte Continua e fondatore, insieme a Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, della Galleria Continua, sempre a San Gimignano. «Prendersi cura di questo patrimonio — dice — è anche un modo per educare al rispetto e alla condivisione di valori collettivi».