Il Movimento Per Siena si riunisce in assemblea venerdì 7 febbraio, a circa un anno dalla sua formale costituzione, per verificare azioni passate e pianificare il futuro. «Si tratta di una scommessa vinta – sottolinea il segretario Mauro Pagliantini – aver dato vita a una organizzazione stabile a una formazione civica nata in funzione elettorale, nonostante lo sfortunato esito al ballottaggio. Per Siena ha un manifesto politico e uno statuto, e continua a catalizzare adesioni: evidentemente, una compagine che comunque è risultata la più votata in città continua ad essere un punto di riferimento per tanti cittadini, in virtù dei programmi e delle idee che coprono un vuoto preoccupante in chiave amministrativa».
Il movimento Per Siena in questo mesi ha svolto il suo ruolo politico e di pressione verso sindaco e giunta (con l’impegno e la competenza dei consiglieri Piccini, Griccioli e Mazzini) per riaffermare i contenuti del programma (quando ci è stata data la possibilità) e per dare voce, con innumerevoli interrogazioni e mozioni, alle istanze dei numerosi cittadini insoddisfatti dell’operato di questa amministrazione comunale.
Il movimento ha supplito alle carenze di idee riuscendo a promuovere in consiglio comunale proposte importanti. Tra queste, la realizzazione di un fondo immobiliare aperto, per mettere a reddito un patrimonio immobiliare non utilizzato, trasformando il patrimonio in una forma di finanziamento; un consiglio comunale monotematico sul lavoro, dal quale ci auguriamo che possa scaturire un documento unitario; la creazione di una fondazione per la gestione del Santa Maria della Scala, struttura indispensabile (prevede anche un comitato scientifico) per la gestione e affrontare con competenza il superamento dell’assurda mancanza di un assessore alla cultura; l’attribuzione al Palio del riconoscimento di “bene culturale immateriale”, per porre un vincolo ministeriale di tutela, in un contesto che vede il conflitto di interessi di un sindaco che è, allo stesso tempo, avvocato difensore su vicende legate al Palio e l’assoluto disinteresse della giunta. Questa amministrazione si occupa della festa e del suo portato sociale solo a parole, e lo dimostra da come si sia fatta scavalcare, quanto a interesse e a capacità operativa, dall’antropologa inviata dal Ministero, proprio per la pratica del “bene immateriale”. Per Siena, inoltre, si è aperto ai problemi del clima e dell’ecologia in generale, con una serie di incontri ad altissimo livello e una larga partecipazione.
«Dopo questo percorso in un difficile clima di opposizione – continua Pagliantini – il futuro sembra più roseo del presente. Il movimento sarà impegnato anche nella imminente campagna per le regionali, per contribuire a creare un argine alle forze populiste e razziste, in netto contrasto con i valori del nostro movimento. Ed è già partita la lunga marcia per cambiare una amministrazione di cui diamo un giudizio negativo, per l’inadeguatezza ad affrontare i bisogni della città: tutta chiusa su se stessa, mai disponibile ad un confronto con le altre istituzioni cittadine e provinciali, nonostante l’assenza di un programma, di una visione credibile: l’iniziativa della Fortezza delle idee è stata una farsa. Con il consueto spirito costruttivo e con la forza delle idee ci apriremo ancora di più, nei prossimi mesi, verso una città che non merita questa situazione amministrativa».