Da Anna Banti a Roberto Longhi, poi il pittore svizzero Arold Bocklin, la scrittrice britannica Violet Trefusis e Oriana Fallaci. Il Cimitero degli Allori non custodisce solo le spoglie di personalità che hanno fatto la storia di Firenze, ma è soprattutto simbolo di tolleranza e integrazione culturale e religiosa. Proprio per recuperare, valorizzare e promuovere le bellezze di questo luogo nasce l’associazione “Amici degli Allori”, alla quale partecipano esponenti del mondo della cultura e dell’arte ma anche semplici cittadini. La presentazione lunedì 18 settembre alle 18 al Museo Stibbert. Interverranno il direttore Enrico Colle, Grazia Gobbi Sica, autrice del volume “In loving Memory” e Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario ai Beni culturali. E ancora Carlo Sisi, Valdo Spini, Francesca Paoletti e Francesco Giubilei. Sarà anche presentato il restauro della tomba di Frederich Stibbert, che si trova proprio nel Cimitero degli Allori. (v.s.)