Da Poppi alle Foreste Casentinesi, il calendario degli appuntamenti fra Dante, Andrea del Castagno e San Francesco
di Elisabetta Berti
Gli Uffizi diffusi cominciano a non essere più solo un ambizioso progetto artistico e culturale. Il primo passo verso la traduzione in pratica di un’idea di museo delocalizzato le Gallerie degli Uffizi lo compiono insieme alla Fondazione Cr Firenze con “Terre degli Uffizi”, una serie di cinque mostre che tra l’estate e l’autunno inaugureranno in altrettanti piccoli musei della regione, ciascuna impreziosita da un’opera d’arte proveniente dagli Uffizi. I luoghi toccati da questo primo tour degli Uffizi fuori dalle sue stanze sono il castello dei conti Guidi a Poppi, il centro visita del parco delle foreste casentinesi a San Godenzo, il museo della Battaglia di Anghiari, il museo d’arte sacra di San Piero in mercato di Montespertoli e la Pinacoteca comunale di Castiglion fiorentino. « Cinque luoghi che rappresentano tutta la Toscana » ha detto Eike Schmidt presentando l’iniziativa, definita « un ramo robusto del grande tronco che sono gli Uffizi diffusi » . A pochi mesi da quando il direttore del museo fiorentino lanciò la proposta di un piano di valorizzazione del territorio regionale che favorisse un turismo più sostenibile, grazie alla sinergia con i musei più periferici della Toscana, si passa già ad una prima realizzazione concreta attraverso cinque eventi espositivi che rientrano in un protocollo d’intesa quinquennale tra Gallerie degli Uffizi e Fondazione Cr Firenze; quest’ultima è infatti a sua volta impegnata, fin dal 2005, a promuovere un turismo decentrato con il programma “ Piccoli grandi musei”. « Un’intuizione » spiega il presidente Luigi Salvadori, «avviata, prima che il fenomeno assumesse più ampie proporzioni, per far conoscere e apprezzare le bellezze meno note della nostra terra e le sue specifiche identità » . Ad oggi il programma Piccoli grandi musei ha già coinvolto 96 piccole realtà toscane, che in questo modo hanno registrato quasi un milione di visitatori.
Sono dedicate al centenario dantesco le prime due mostre in apertura per “Terre degli Uffizi”: la prima è “Nel segno di Dante”, dal 17 luglio al castello di Poppi, dove il poeta soggiornò più volte ospite dei conti Guidi, proprio di fronte alla piana di Campaldino che l’ 11 giugno 1289 fu teatro della celebre battaglia a cui prese parte lo stesso Dante, allora ventiquatrenne. Qui in prestito dagli Uffizi sarà esposta, fino al 30 novembre, l’opera di Nicola Monti “ Paolo e Francesca”. A San Godenzo invece, dove oltre al centenario dantesco si celebrano i seicento anni dalla nascita di Andrea del Castagno, da Firenze arriverà il ritratto del “ ghibellin fuggiasco” realizzato proprio dal pittore rinascimentale per il ciclo di uomini illustri della villa Pandolfini a Legnaia e recentemente restaurato. Il dipinto sarà al centro della mostra “Dante Alighieri e Andrea del Castagno tornano a San Godenzo” che inaugura il 26 luglio. Incentrata sul legame tra territorio e collezione del museo è la mostra ad Anghiari, dal 12 agosto, “La civiltà delle armi e le Corti del Rinascimento” sui personaggi storici legati ad Anghiari e ai Montefeltro di Urbino, mentre a Montespertoli si dovrà aspettare fino al 25 settembre per la mostra sui pittori giotteschi della Valdelsa, alla quale gli Uffizi contribuiranno dando in prestito una Madonna col Bambino del pittore Lippo di Benivieni. Infine la mostra di Castiglion fiorentino, dal 2 ottobre intitolata “L’ultimo sigillo” sarà l’occasione per uno scambio di due dipinti raffiguranti l’episodio delle Stimmate di San Francesco: gli Uffizi invieranno il capolavoro del Cigoli San Francesco riceve le Stimmate del 1596, mentre Castiglione presterà lo stesso tema raffigurato da Bartolomeo della Gatta che sarà visibile nelle sale del Quattrocento a Firenze.