La Biennale va: poca architettura e tanto ambiente

Venezia Oggi l’inaugurazione con Fico

 

dal nostro inviato Pierluigi Panza

 

VENEZIA Il presidente della Camera, Roberto Fico, inaugura questa mattina la 17ª Biennale di Architettura, How will we live together?, curata da Hashim Sarkis. La rassegna si svolge ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera e comprende opere di 112 partecipanti da 46 Paesi, con forte rappresentan-za da Africa, America Latina e Asia. I biglietti già staccati si avvicinano ai 10 mila di cui il 25% dall’estero. I Paesi presenti con propri padiglioni sono 61: Grenada, Iraq e Uzbekistan sono qui per la prima volta. Assenti Repubblica ceca e Venezuela mentre Cina, Kuwait e Perù dovrebbero aprire in giugno.

È una Biennale sulla sostenibilità e sull’ecologia che a giudicare dai commenti di alcuni dei 7 mila visitatori dei tre giorni di preapertura piace ai non architetti e assai meno ai progettisti, che vedono messa in dubbio la cosiddetta «autonomia disciplinare dell’architettura», qui posta su un piano dialettico o subalterno a ecologia, biologia, comunicazione e filosofia. Ciò è evidente nei fini e anche nei metodi: pochi progetti e molti allestimenti più simili alla Biennale d’arte.

Lo si è notato anche ieri all’inaugurazione del Padiglione Italia con il ministro Dario Franceschini che ha invitato a «guardare al futuro e non fermarsi alla conservazione» e con il sindaco, Luigi Brugnaro, entusiasta «per i sistemi per ripulire il mare dalle scorie». Più perplessi architetti come Stefano Boeri, che pure è portatore di istanze green nell’architettura. Il padiglione saudita dedicato alla quarantena (i sauditi, come i veneziani, ne sono gli inventori) è stato inaugurato da due principi, il ministro Badr al Saud e l’ambasciatore Faisal bin Sattam al Saud. Fa discutere l’adiacente Padiglione delle Arti applicate, realizzato con il Victoria and Albert Museum, che presenta tre moschee recentemente realizzate a Londra (Harrow, Brick Lane e Old Kent Road). Lo scopo, dice il curatore, è dimostrare «come le culture della diaspora reinventano l’ambiente».

Oggi viene conferito il Leone d’oro alla carriera all’architetto Rafael Moneo mentre i riconoscimenti ai migliori padiglioni arrivano il 31 agosto. Il 4 giugno, nei 50 anni della morte di Igor Stravinskij, Biennale e La Fenice organizzano un concerto nella Basilica di San Marco (200 posti, diretta streaming).

 

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