Il sondaggio renziano agita Giani: centrosinistra avanti di soli 2 punti

Rilevazione Emg per le Regionali: Democratici primo partito, ma Lega al 25%. Sinistra in bilico

Mauro Bonciani

 

Mancano ormai meno di due mesi al voto per le elezioni regionali, fissato per il 20 e 21 settembre, e Italia Viva ha commissionato un sondaggio per fotografare la situazione con una campagna elettorale ancora non entrata nel vivo. E secondo il sondaggio svolto da Emg Acqua, sentendo 2.000 persone maggiorenni e residenti in Toscana tra il 24 ed il 29 luglio, il vantaggio del centrosinistra sul centrodestra è minimo. Mentre il M5S resta ampiamente sotto il 10% e la sinistra potrebbe rimanere fuori dal nuovo Consiglio regionale.

Secondo il sondaggio, infatti, sommando tutte le liste della coalizione che appoggia Eugenio Giani, esponente del Pd e presidente del Consiglio regionale, si arriva al 43,5%, mentre il centro destra che ha candidato l’eurodeputata Susanna Ceccardi, della Lega, arriva a 41,5%. Il sondaggio assegna poi un 2% a Sinistra Italiana ed Articolo Uno, ma Sinistra Italiana ha appena cambiato schieramento, passando da quello che appoggia Giani al sostegno a Tommaso Fattori, candidato per Toscana a Sinistra in contrapposizione a Giani, e quindi quel 2% non può essere conteggiato per il centrosinistra. Fattori rientra nella voce «altri», con il 5%, mentre per M5S si è espresso l’8% degli intervistati. Analizzando il voto di lista, il Pd è il primo partito con il 31,5%, Italia Viva e +Europa (che alle Politiche 2008 in Toscana ha sfiorato il 3%), che presenterà i suoi uomini e donne nelle liste dei renziani, ha l’8%, altri di centrosinistra il 4%; nell’altro schieramento la Lega è data al 25%, Fratelli d’Italia all’11%, Forza Italia al 4%, altri di centrodestra al 1,5%. Nel centrosinistra quindi Italia Viva appare decisiva per la vittoria, mentre la Lega si conferma forza trainante dello schieramento opposto ed aumenterà di molto il proprio numero di eletti a Palazzo Panciatichi.

La legge elettorale toscana prevede la soglia del 5% per le liste che non sono in coalizione e Tommaso Fattori oggi sarebbe al limite, mentre basta il 3% per le liste in coalizione. La Toscana è l’unica regione italiana che prevede il ballottaggio se nessun candidato presidente ottiene più del 40%, scenario che oggi appare irrealistico.

I Cinque Stelle intanto rilanciano. «Io punto al risultato a doppia cifra, anche più di quello che mi viene attribuito — ha detto ieri Irene Galletti, candidata governatore della Toscana per il M5S — Dei sondaggi ne teniamo conto, ma siamo impegnati a battere tutta la Toscana per capire cosa la regione vuole da noi e cosa vorrebbe che si ottenesse una volta superato il fatidico 21 settembre». Mentre Toscana a Sinistra, che sostiene Tommaso Fattori, e Sinistra Italiana spiegano: «Siamo pronti a lavorare insieme per il governo della Toscana. Una Toscana solidale e innovativa, popolare, lontana dagli interessi particolari, dai poteri forti e dalle ricette di chi soffia sul fuoco della criminalizzazione della povertà e delle diversità».

 

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