Una rivoluzione che toccò poco le classi popolari ma proiettò decisamente sulla scena la piccola e media borghesia. Che per prima assaporò stili di vita molto contemporanei: mestieri da colletti bianchi, automobili, cinema, divertimenti la sera, gite nel fine settimana, vacanze sia estive che invernali, attività sportive,. Ma la mancanza di documentazione fotografica su quegli anni non fu ne colpa del fascismo ne della mancanza di fotoreporter tra le due guerre mondiali. E’ che temi come il paesaggio, il lavoro, la vita sociale, le vacanze non andavano proprio per la maggiore all’epoca dalle nostre parti.
A puntarci invece molto, facendo un enorme favore alla memoria storica dei posteri italiani, fu il Touring Club. Che proprio tra le due guerre mondiali ebbe una vivacissima attività editoriale che rese necessaria l’acquisizione di un enorme numero di fotografie. Insieme alle testate periodiche (‘Le vie d’Italia’, ‘Le vie d’Italia e del mondo, ‘Le vie d’Italia e dell’America latina’) a fare la differenza fu la collana illustrata “Attraverso l’Italia” che diede l’occasione di raccogliere migliaia di immagini scattate sia da riconosciuti fotografi professionisti che da autori locali o da soci fotoamatori.
Soggetti che entrarono negli archivi del Touring andando a incrementare lo straordinario e preziosissimo patrimonio di fotografie in loro possesso sul nostro paese (e non solo) che oggi conta circa 400.000 stampe fotografiche bianco/nero e 300.000 diapositive colore. Un tesoro inestimabile per capire l’Italia di allora e quindi di oggi.