di Pierluigi Piccini
Al di là del risultato sportivo della finale della Champions che può fare più o meno contenti, ieri sera sono successe cose gravi che devono far riflettere. Un altro attentato a Londra sempre con il solito sistema: uomini isolati contro gente anonima intenta a vivere il quotidiano. Il giornaliero sia esso una promenade come a Nizza, un mercatino di Natale come in Germania, una strada come a Londra dove dei passanti sono stati travolti e sgozzati, o un concerto come a Manchester.
Tecnica omicida difficile da contrastare che, nonostante la determinazione ad andare avanti (nuovo concerto a Manchester), a non farsi condizionare, sta ingenerando paura e producendo cambiamento negli stili di vita. Non si spiegherebbe altrimenti quello che è successo ieri sera a Torino. In Piazza San Carlo durante la diretta della partita Juventus, Real Madrid lo scoppio di un petardo (forse) ha ingenerato il panico e provocato 1000 feriti, alcuni molto gravi.
È innegabile che la prima cosa a cui ho pensato è stata la sicurezza per la Festa, Festa che tale deve rimanere, per il Palio. Se si dovessero ripetere casi simili, cosa potrebbe succedere? Ovviamente non penso minimamente ai contradaioli che sanno perfettamente come comportarsi e sono migliaia di occhi utili, ma alla gestione di quei giorni che può far diventare tutto più complesso.
Personalmente non voglio sostituirmi a chi fa questo di mestiere e ha tutte le competenze per affrontare una situazione del genere. Mi rivolgo, ovviamente, al Prefetto, alle forze dell’ordine e alla loro sensibilità. Vorrei, solo, molto modestamente, far notare che in Piazza del Campo ci si accede da passaggi obbligati e che tali strettoie possono essere dei varchi facilmente controllabili già molte ore prima, sia in entrata che in uscita. Che durante questi controlli potrebbero essere dati dei volantini semplici, stampati in diverse lingue, utili per dare indicazioni su come comportarsi nel caso in cui ci fossero delle emergenze.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di svuotare la piazza qualche ora prima e fare tutti i controlli del caso. Mi scuso, forse a qualcuno queste poche righe potranno sembrare eccessive, ma non posso nascondere che il senso di spaesamento mi ha spinto a scriverle.