Ancora pochi giorni e, per celebrare la fine di quei decenni oscuri per la storia della città di Berlino e del mondo, saranno attese centinaia di persone pronte a partecipare ai numerosissimi eventi promossi dalle istituzioni cittadine. Prima tra tutti la Kulturprojekte Berlin GmbH, cui è stato affidato il progetto “Lichtgrenze”. Il presidente Moritz van Dülmen già da settimane ne ha presentato le diverse fasi: “Abbiamo mobilitato moltissimi collaboratori per la preparazione del fine settimana di commemorazione, tutto sarà pronto per tempo e coordinato. L’idea è quella di creare un unico grande evento che guidi le persone attraverso le dozzine di singole manifestazioni ai diversi angoli della città e permettergli di ricordare e al contempo di celebrare insieme la fine di quell’era”.
Centrale sarà proprio lo spettacolo pensato per rianimare ciò che fino al 1989 ha effettivamente diviso due mondi e oggi per gran parte demolito o conservato solo in alcuni luoghi significativi: una “Lichtgrenze” ideata dagli artisti Christopher e Marc Bauder, traducibile come un confine, oppure una barriera di luce, sarà installata lungo tutto l’antico percorso che divise per oltre tre decenni la città.
Reik Witzmann, tecnico delle luci incaricato dell’installazione comunica che circa trecento persone si sono impegnate nella preparazione di steli e palloni aerostatici che diventeranno come una lunga sequenza di lampade tutte in fila e portate sulle strade lungo i 15,3 km di muro che percorrevano la città internamente. L’effetto è assicurato.
Decine di guide turistiche e tour per la città, discussioni, letture e manifestazioni, documentari e film porteranno alla luce i risultati delle ricerche di archivio svolte negli ultimi anni alla ricerca delle verità sulla caduta della DDR e del socialismo tedesco.
E per chi in questi giorni avesse deciso di passare per la città il programma è disponibile qui.
Oltre alla “Lichtgrenze” di cui già si è detto, sarà inaugurata una mostra permanete sulla Bernauerstraße, inoltre si svolgerà il concerto celebrativo ufficiale del Landes Berlins a Gendarmenmarkt, e naturalmente la grande fiera di fronte alla Brandenburger Tor.
La Robert-Havemann-Gesellschaft inoltre, attraverso la propria curatrice Ilona Schänkel, informa che negli scorsi mesi si è proceduto alla ricerca di decine e decine di storie riguardanti non solo la politica ma anche la vita privata delle persone che in qualche modo si legano alla “Friedliche Revolution” e al “Mauerfall”, e che verranno esposte lungo l’intero percorso dell’installazione, insomma Berlino diventerà un vero e proprio museo all’aperto che inviterà la gente a ripercorrere le ultime concitate ore di quella notte di 25 anni fa e a celebrare chi invece a prezzo delle vita a quella nuova speranza di libertà non ha potuto assistere.
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